Messina

Truffano anziana e investono carabiniere durante la fuga, due arresti 

L'anziana aveva consegnato diversi preziosi, quali anelli, orecchini, bracciali ed altro ancora, nonché 1.950 euro in banconote di vario taglio

Pubblicato 2 ore fa

I Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Patti hanno arrestato – nella flagranza del reato di truffa aggravata resistenza e lesioni a pubblico ufficiale – un 36enne ed un 46enne originari di origini catanesi che, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, con l’ormai tristemente noto raggiro del ”finto Carabiniere”, avrebbero contattato telefonicamente un’anziana di Patti, riferendole che alcuni parenti sarebbero strati trattenuti in caserma per cause giudiziarie, con la conseguente richiesta di un pagamento in denaro o preziosi necessario a coprire la cauzione per l’immediato rilascio dei propri cari.

Ad operare sono stati i militari del Nucleo Operativo di Patti e delle Stazioni di Patti, Raccuja e Gioiosa Marea che, intervenuti nell’immediatezza, nelle vicinanze dell’abitazione della vittima sono riusciti a bloccare uno dei due malviventi, trovato con addosso diversi preziosi, quali anelli, orecchini, bracciali ed altro ancora, nonché 1.950 euro in banconote di vario taglio che dagli accertamenti risultavano essere stati consegnati dall’ignara anziana per il pagamento pattuito con i due presunti truffatori. Poco distante, a bordo un’autovettura, i militari hanno individuato il presunto complice che, vistosi braccato dalle pattuglie con il verosimile intento di darsi alla fuga, ha accelerato repentinamente investendo un militare, rimasto ferito.

L’uomo è riuscito ad allontanarsi e, poco dopo, abbandonata l’autovettura, si è dileguato. Diramate le ricerche, estese dalla Centrale Operativa dei Carabinieri a tutte le Forze di Polizia operanti sul territorio, il soggetto, poi identificato nel 46enne, è stato rintracciato da poliziotti del Commissariato di Patti, mentre si nascondeva all’interno di un edificio abbandonato non molto distante dal luogo dell’evento. I due presunti truffatori sono stati pertanto condotti in caserma e, una volta formalizzato l’arresto, uno è stato condotto al carcere di Barcellona P.G. mentre l’altro è stato ristretto agli arresti domiciliari nelle loro abitazioni, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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