Giudiziaria

Naro, accusa fratello e nipote di averla picchiata: condannata per calunnia 

L’inchiesta a carico di padre e figlio venne archiviata ma ne fu aperta un’altra, questa volta  nei confronti della donna, per calunnia

Pubblicato 1 anno fa

Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento Giuseppa Zampino ha condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione Angela Maria Morgana, 58 anni di Naro, per il reato di calunnia. Il giudice ha altresì disposto la trasmissione degli atti in procura, per le valutazioni del caso, riguardanti le dichiarazioni di un testimone ritenute mendaci.

La vicenda scaturisce proprio dalle denunce della donna nei confronti del fratello e del nipote. La cinquantottenne avrebbe accusato falsamente i congiunti di lesioni e violenza privata. In particolare, del fratello raccontò ai carabinieri che le impediva di entrare nella ditta che gestivano insieme per poi inventarsi di essere stata picchiata dal nipote. L’inchiesta a carico di padre e figlio venne archiviata ma ne fu aperta un’altra, questa volta  nei confronti della donna, per calunnia. 

Adesso il tribunale ha condannato la cinquantottenne stabilendo anche un risarcimento nei confronti della parte civile. L’accusa, sostenuta in aula dal pm Margherita Licata, aveva chiesto la condanna dell’imputata a due anni di reclusione. 

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