Licata

Blitz “Halycon”: perquisizioni in sedi logge massoniche Licata e Palermo

Perquisizioni dei carabinieri del Ros dei Carabinieri presso le sedi delle logge massoniche di Licata  e di Palermo nell’ambito dell’inchiesta che oggi ha portato al fermo di sette persone tra cui un funzionario regionale siciliano accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Gli inquirenti avrebbero acquisito gli elenchi degli iscritti. La cosca mafiosa di Licata […]

Pubblicato 5 anni fa

Perquisizioni
dei carabinieri del Ros dei Carabinieri presso le sedi delle logge massoniche
di Licata  e di Palermo nell’ambito
dell’inchiesta che oggi ha portato al fermo di sette persone tra cui un
funzionario regionale siciliano accusato di concorso esterno in associazione
mafiosa.

Gli
inquirenti avrebbero acquisito gli elenchi degli iscritti.

La cosca mafiosa di
Licata (Agrigento) “ha avuto garantita” da Lucio Lutri, il
funzionario regionale arrestato oggi per mafia “la sua disponibilità e
l’utilizzo di importanti canali massonici, ottenendo la stessa associazione e
per essa i singoli esponenti della famiglia, vantaggi consistenti ora
nell’acquisizione di informazioni riservate circa attività di indagine a loro
carico, ora nell’interessamento di professionisti compiacenti e dipendenti infedeli
della Pubblica Amministrazione”. E’ quanto scrivono gli inquirenti nel
provvedimento di fermo per le sette persone finite oggi in manette “La
rete di favori, piccoli vantaggi ed entrature che Lutri garantiva a tutti i
principali componenti della famiglia mafiosa di Licata, veniva peraltro quasi
orgogliosamente rivendicata dal medesimo Lutri – dicono i pm -nel corso di un
dialogo intercorso con durante il quale egli si riferiva al costante lavoro di
schermatura che garantiva agli uomini d’onore, consentendogli così di non
comparire nei rapporti con enti e uffici pubblici, istituzioni e forze di
Polizia”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *