Giudiziaria

Hybris, droga a Licata: 34enne torna in libertà, un altro indagato resta in carcere

Entrambi sono stati arrestati nelle scorse settimane dalla squadra mobile nell'ambito dell'operazione Hybris

Pubblicato 1 anno fa

Un indagato lascia il carcere e viene sottoposto all’obbligo di dimora mentre per un altro viene confermata la misura della custodia cautelare. Lo ha disposto il Riesame che ha accolto in parte il ricorso avanzato dalla difesa rappresentata dall’avvocato Santo Lucia.

Antonio Milanese, 34 anni di Canicattì, torna in libertà ma gli viene imposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Resta in carcere Gioacchino Giorgio, 37 anni di Licata. Entrambi sono stati arrestati nelle scorse settimane nell’ambito della maxi operazione Hybris, eseguita dagli agenti della squadra mobile di Agrigento, che ha sgominato una fiorente piazza di spaccio con epicentro nel quartiere Bronx di Licata ma con diramazioni anche nel nisseno, nel catanese e in Campania. Venticinque le persone finite in manette.

Per i due indagati è stata esclusa l’aggravante di cessione di stupefacente a minorenni. Sia Giorgio che Milanese sono accusati di aver trasportato e venduto ingenti quantitativi di cocaina (3kg) a Michele Cavaleri, ritenuto il promotore dell’omonimo clan. Al canicattinese viene contestato il ruolo di corriere della droga. Il licatese, secondo gli inquirenti, avrebbe invece avuto un ruolo di intermediario nell’acquisto dello stupefacente nel cosiddetto “canale gelese”. 

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