Licata

Mancato pagamento stipendi, rimonta la protesta dei dipendenti Servizio igiene ambientale di Licata

La Funzione Pubblica CGIL ha chiesto l’attivazione della procedura di raffreddamento

Pubblicato 3 anni fa

La Funzione Pubblica CGIL ha chiesto l’attivazione della procedura di raffreddamento prevista dalla normativa sugli scioperi nei servizi pubblici per il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti impegnati nella gestione dei servizi di igiene ambientale del Comune di Licata.

“Lo scorso mese grazie alla preziosa mediazione della Prefettura, la procedura era stata chiusa positivamente in quanto il Sindaco doveva versare la somma di € 174.000,00 entro venerdì 03/02/2023, per costituire un fondo di rotazione per versare gli stipendi mensilmente; le ditte dovevano versare le spettanze ai dipendenti entro la settimana in corso, purtroppo, gli impegni presi dalle controparti in particolare del sindaco, sono stati completamente disattesi per cui risulta urgentissimo la riconvocazione delle parti”, scrive in una nota la Cgil che oggi ha rinviato alla Prefettura la richiesta per rivendicare il pieno rispetto del CCNL unico di settore, sul versamento delle spettanze agli operatori e agli autisti.

“I lavoratori devono percepire gli stipendi dei mesi di dicembre e gennaio e solo dopo scioperi e assemblee riescono ad ottenere il versamento delle spettanze non riuscendo a programmare le spese della propria famiglia. E’ necessario che il Comune, continua nella nota il sindacato, stazione appaltante, faccia rispettare il capitolato dell’appalto per quanto riguarda il rispetto delle scadenze previste dal CCNL.In questa situazione di grave criticità, questi lavoratori portano avanti il servizio con grande sacrificio, il minimo che le Istituzioni devono fare è assicurare loro lo stipendio mensile. I lavoratori sono costretti a protestare, senza l’impegno a versare immediatamente le spettanze e a programmare la soluzione definitiva della vertenza, oltre allo sciopero saranno organizzate altre eclatanti iniziative di lotta.”

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