“Una barca, due note”: Palma di Montechiaro racconta l’accoglienza con un cortometraggio
Il corto da un'idea di Elisa Bellanti è stato presentato in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato
Un cortometraggio che è molto più di un video. È un viaggio tra segni, note e silenzi. Si intitola “Una barca, due note” e nasce da un’idea di Elisa Bellanti, regista e fotografa, già nota per i suoi lavori che intrecciano arte e impegno sociale.
Il film è stato presentato il 19 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, all’interno della rassegna “Vite ai margini, cuori in mano” organizzata dalla cooperativa San Marco, con la partecipazione dei progetti SAI e FAMI del comune di Palma di Montechiaro.
Girato interamente tra le vie, le piazze e i simboli della città, il corto racconta – senza retorica e senza parole inutili – cosa significa lasciare un segno, condividere un cammino, trovare un posto dove restare.
Tra i protagonisti: bambini, ragazzi, migranti, la banda musicale di Palma, il sindaco Stefano Castellino, in un cameo poetico e potente. A firmare regia e montaggio Elisa Bellanti con FotoEvent Studio, supportata da Piero Matteucci e dallo staff tecnico e creativo.
La colonna sonora originale è firmata dalla stessa Bellanti, con l’emozionante partecipazione dal vivo della banda cittadina. Non è un caso: la musica – insieme ai gesti, ai colori, alle impronte – è il filo conduttore di questa storia fatta di umanità e ascolto.
Un piccolo film dal grande respiro, che parla di Palma, ma potrebbe raccontare ogni luogo in cui l’accoglienza diventa casa.