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1 maggio: pescatori e commercianti in piazza a Lampedusa

“Quest’anno, per la prima volta, anche a Lampedusa abbiamo celebrato l’1 maggio con un appuntamento in piazza al quale hanno partecipato cittadini e rappresentanti delle categorie produttive”. Lo ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello che questa mattina ha tenuto un comizio in piazza Libertà, nel corso di una iniziativa promossa dall’amministrazione […]

Pubblicato 5 anni fa

“Quest’anno, per la prima volta, anche a Lampedusa abbiamo
celebrato l’1 maggio con un appuntamento in piazza al quale hanno partecipato
cittadini e rappresentanti delle categorie produttive”.

Lo ha detto il sindaco di
Lampedusa e Linosa Totò Martello che questa mattina ha tenuto un comizio in
piazza Libertà, nel corso di una iniziativa promossa dall’amministrazione
comunale in collaborazione con associazioni locali di lavoratori, pescatori,
commercianti e attività produttive delle isole Pelagie.

“Per difendere concretamente i diritti dei lavoratori bisogna
innanzitutto difendere le loro legittime richieste”
ha detto Martello,
che ha ribadito in particolare tre punti che vedono l’amministrazione comunale
impegnata nei confronti delle istituzioni locali e nazionali: risolvere la
questione legata alla sospensione delle tasse (accordata in seguito agli
sbarchi di massa del 2011); rimuovere il “cimitero delle barche” (le
carcasse delle imbarcazioni dei migranti che giacciono nei fondali del porto e
di alcune aree di mare adiacenti la costa di Lampedusa); risarcire i pescatori
di Lampedusa e Linosa per i danni provocati alle loro imbarcazioni dai relitti
dei migranti affondati durante la navigazione, che giacciono nei fondali
rovinando le attrezzature le reti delle marinerie locali. “Affrontare e risolvere queste ‘vertenze aperte’ – ha detto
Martello – significa difendere il lavoro
dei cittadini di Lampedusa e Linosa e dunque l’economia delle nostre isole. La
manifestazione di oggi e’ un segnale evidente di come queste richieste siano
sostenute dai cittadini”. “Ci aspettiamo che le istituzioni che hanno
competenze dirette rispetto a questi tre punti non restino insensibili
– ha
concluso il sindaco – ma si attivino al
più presto, altrimenti andremo avanti con forme più incisive di protesta”.

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