Domani a Palermo, per la prima
volta, tutte le anime del centrodestra siciliano (Forza Italia, Fratelli d’Italia,
Udc, Diventerà bellissima, ed altre forze minori) si riuniranno per discutere,
e possibilmente trovare una soluzione, del candidato appoggiato da tutto lo
schieramento alla carica di sindaco di Agrigento.

Proprio domani, Giusi Savarino,
Riccardo Gallo, Lillo Pisano, Decio Terrana e pochi altri, si riuniranno per
chiudere il cerchio e arrivare ad una soluzione unitaria da proporre alla
cittadinanza agrigentina.

E’ opportuno ricordare che,
tuttavia, il centrodestra agrigentino non è perfettamente unito se si considera
che c’è già un candidato ufficialmente proposto, certamente di area
centrodestra con specifico riferimento alle posizioni autonomiste del
vicepresidente dell’Ars, Roberto Di Mauro, che è il medico Francesco Miccichè.

Discorso a parte merita la posizione delle Lega che, in questi ultimi tempi sembra marciare in sintonia con il capo siciliano di Forza Italia, Gianfranco Miccichè ma sul nome del primo cittadino ha idee proprie e unitarie.

I leghisti agrigentini hanno in
testa un proprio candidato peraltro noto ai più: l’avvocato Salvatore Falzone.

Difficile trovare la quadra all’interno del gruppo di centrodestra che ha nel rappresentante di Fratelli d’Italia, Lillo Pisano, l’uomo che spinge per sostenere l’ex sindaco di Agrigento, Marco Zambuto.

Se a tutto ciò si aggiunge che l’altro
candidato ufficialmente presentatosi come tale è l’attuale sindaco di Agrigento
Lillo Firetto, che pesca voti a man bassa proprio nel centrodestra anche se si
dichiara svincolato dai partiti politici,  si comprende bene che la strada in comune da
percorrere è ricca di insidie.

Intanto, domani si riuniscono i capi partito agrigentini e qualcosa dovrà pure avvenire. Magari il nome del candidato sindaco unitario.