Politica

Al Pd non conviene rinunciare ai Cinque Stelle

di Gaetano Cellura

Pubblicato 2 anni fa

Potrei sbagliarmi. Ma il centrosinistra rischia di perdere la partita del 25 Settembre prima di giocarla. Bersani e Fratoianni hanno ragione. La rinuncia all’alleanza elettorale con i Cinque Stelle scopre ulteriormente il cosiddetto campo largo là dove è già debole. A sinistra dello schieramento.

E farlo in ragione del “tradimento” al governo Draghi in primo luogo; e poi per venire incontro alla pregiudiziale posta da Calenda su un’alleanza con il movimento guidato da Conte non è coerenza politica, come la si vorrebbe raccontare. Ѐ autolesionismo. Ѐ consegnare l’Italia alla destra senza combattere.

Altro, caro Letta, che cercare voti casa per casa con “occhi di tigre”.

Molti temi – ambientalismo, reddito di cittadinanza, salario minimo – sono nello stesso bagaglio politico ed elettorale del Pd, dei piccoli partiti di sinistra e dei Cinque Stelle. Qualche divisione esiste sul fisco e sull’eredità dell’Agenda Draghi. Che ormai è da sostituire con un programma nuovo. Fratoianni ricorda che questa destra potrebbe, nel caso di una larga vittoria, cambiare la Costituzione. E che per impedirlo non bisogna rinunciare a nessuno. D’altra parte un vero riformismo è radicale. Governo del paese senza dimenticare le classi deboli e popolari.

Quanto a Carlo Calenda, al di là delle sue indubbie competenze, quante “divisioni” possiede (per usare un’espressione da guerra fredda)? I sondaggi danno lui e Più Europa al sei per cento. Vale la pena per il Pd anteporlo al 9/10 per cento sicuro su cui ancora possono contare i Cinque Stelle?

L’Agenda Draghi, la caduta del suo governo (in un momento come questo, in cui tutto corre) appartiene al passato. Ora bisogna puntare su qualcosa di nuovo. Senza farsi trovare scoperti a sinistra. L’area a cui il Movimento adesso parla meglio, per i temi sociali che propone. Il centro, con la radicalizzazione della destra, è già occupato dal Pd. Se Calenda deve per forza porre condizioni e pregiudiziali corra pure per conto suo. Provi dunque in extremis il Partito democratico a recuperare il rapporto con Conte. Gli sarà più utile.

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