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Ammodernamento della S.S.189 e S.S.121, Marchetta: “lavori iniziati e mai completati”

Il deputato segretario all' Ars ha presentato un ' interrogazione rivolta al Presidente della Regione e all' Assessore ai Trasporti e Mobilità Aricò sui i lavori che interessano l’ ammodernamento della S.S.189 e S.S.121.

Pubblicato 1 anno fa

L’ onorevole Rosellina Marchetta, deputato segretario all’ Ars ha presentato un ‘ interrogazione rivolta al Presidente della Regione e all’ Assessore ai Trasporti e Mobilità Aricò sui i lavori che interessano l’ ammodernamento della S.S.189 e S.S.121.

Nell’ interrogazione l’ On Marchetta, ricostruisce dettagliatamente le vicende che hanno interessato i tratti stradali evidenziando alcune criticità, nello specifico evidenzia come l’asse stradale che collega i capoluoghi siciliani di Palermo e Agrigento passando per Lercara Friddi e per la valle del Platani detta scorrimento veloce, è costituito da due strade statali : ovvero parte della strada statale 121 Catanese, dall’intersezione con la A19 presso l’uscita di Villabate fino al bivio Manganaro, e l’intera tratta della strada statale 189 della Valle del Platani – dal bivio Manganaro fino ad Agrigento; e, dal bivio Manganaro le due arterie, di fatto vengono a costituire un unica asse stradale, rendendola inadeguata per un traffico intenso e veloce; nel 2001 vista la necessità dell’ammodernamento dell’asse viaria Palermo Agrigento, il CIPE con delibera n. 121 inseriva l’intervento nell’ambito deI Corridoio Plurimodale Tirrenico-Nord Europa, tra i sistemi stradali e autostradali; nel 2004 l’ ANAS approvava un progetto preliminare, corredato dal SIA, che prevedeva una nuova viabilità di collegamento tra la A 19 Palermo-Catania ed il Comune di Lercara Friddi, con prolungamento in direzione di Agrigento e adeguamento a 4 corsie sia della S.S. 121, sia della S.S. 189, e in data 14 dicembre, avvia la procedura ex Legge Obiettivo per la tratta Palermo-Lercara Friddi;

Il CIPE, rileva la Marchetta, con delibera n. 35, nel 2005 ripartiva le risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate, e assegnava alla Regione Siciliana risorse che venivano in parte destinate all’intervento;

La Commissione VIA iniziava l’istruttoria e richiedeva lo studio di un’alternativa progettuale; a tale richiesta l’ANAS consegnava l’alternativa progettuale richiesta denominata “alternativa A”: il cui progetto presupponeva la suddivisione della tratta Palermo-Lercara Friddi in 2 subtratte: con adeguamento a 4 corsie ( “strada extraurbana principale categoria B”) e il tratto B, Bolognetta-Lercara (lotti 2 e 3).

Con la circolare del Ministero dell’economia n. 15/2007 si indicavano le procedure da seguire per l’utilizzo di contributi pluriennali ai sensi dell’articolo 1, commi 511 e 512, della legge n. 296/2006. E nell’atto ricognitivo del MIT del 7 marzo, si prevedeva il finanziamento di ulteriori 400 M euro a carico dei Programmi nazionali 2007-2013, per l’utilizzo dei fondi FAS e FESR. Il CIPE, con delibera n. 3 ripartiva le risorse FAS per il periodo 2006-2009.

L’ANAS, soggetto aggiudicatore, trasmetteva il progetto preliminare modificato al MIT ed a tutte le altre Amministrazioni ed Enti interessati. Il 25 febbraio 2011 l’ANAS approvava il progetto definito per i lavori di ammodernamento di un lotto funzionale dell’itinerario Palermo-Agrigento (tratto Palermo-Lercara Friddi). Il progetto, redatto dal Contraente Generale, presentava modifiche e varianti rispetto al preliminare determinate delle prescrizioni delle nuove normative e della verifica dello stato di degrado delle strutture esistenti, comportando di fatto l’aggiornamento dell’importo complessivo d’investimento; con la previsione dell’apertura dei cantieri entro l’anno e il tempo di esecuzione, per la realizzazione delle opere veniva fissato in circa 3 anni e 4 mesi; al fine di garantire il rapido completamento delle opere pubbliche e di tutelare i lavoratori, il decreto legge del 30 aprile 2019 n. 34, “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi” all’articolo 47 istituiva nello stato di previsione del MIT un fondo denominato “Fondo salva-opere”.

A giugno 2021, il viceministro pro tempore delle Infrastrutture dichiarava che entro fine anno sarebbe stata aperta l’intera tratta tra Manganaro e Bolognetta. Inoltre, l’assessore regionale pro tempore annunciava per tale opera lo stanziamento di fondi per 10 milioni di euro;

Nell’ interrogazione l’ On. Marchetta rileva che i lavori per l’ammodernamento del tratto compreso tra Bolognetta e il bivio Manganaro, sulla SS 121, sono iniziati il 28 giugno 2013; con la previsione della fine dei lavori per il 2016 e, per la crisi della CMC Ravenna rimandata al successivo al mese di agosto 2019; data non rispettata stante che nel dicembre 2019, CMC raggiungeva l’accordo per la cessione a due imprese per subentrare nei lavori per il raddoppio;

A seguito delle segnalazioni provenienti da alcune sigle sindacali della presenza di numerose difficoltà per il completamento dell’opera che ipotizzavano con molta probabilità l’ennesimo slittamento, si costituiva un tavolo tecnico con il Governo regionale, ANAS e Cmc, e le parti sociali e datoriali, per conoscere il cronoprogamma dei lavori del cantiere della Palermo-Agrigento, e per avere garanzia sull’ affidabilità delle ditte appaltanti riguardo sicurezza e pagamenti degli stipendi dei lavoratori”.

E in tale occasione come si legge da organi di stampa, la regione ha imponeva un ultimatum di 2 mesi all’ANAS affinché i lavori potevano giungere a una svolta, in particolare venisse ripristinato il viadotto Scorciavacche crollato nel 2014. In caso contrario la regione, avrebbe proceduto alla rescissione del contratto.

“Considerato – ha dichiarato l’ On. Marchetta – che i cantieri edili ad oggi evidenziano dei ritardi nel completamento dei lavori infrastrutturali concernenti i tratti stradali ho chiesto all’ Assessore al ramo la necessità di conoscere quali sono le cause del ritardato completamento delle opere e se del caso non ritenga utile ed opportuno la messa in mora dell’ANAS, quali azioni intende porre in essere affinchè i soggetti competenti le infrastrutture viarie concludano nel più breve tempo possibile i lavori di loro competenza ma anche – conclude l’ On. Marchetta – di valutare la possibilità di promuovere un tavolo tecnico con i rappresentanti istituzionali locali allo scopo di mappare eventuali criticità esistenti e ricercare le possibili e sinergiche soluzioni”

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