Politica

Concorso annullato all’Asp di Agrigento, il PD: “Sistema condizionato dalla politica”

Lo scrivono in una nota il segretario provinciale del PD di Agrigento, Simone Di Paola, e il responsabile provinciale del partito in tema di sanità, Franco Giordano

Pubblicato 7 mesi fa

“La vicenda della sospensione di una procedura concorsuale in seno all’ASP di Agrigento, disposta dal TAR, al di là degli aspetti giudiziari, nei quali non intendiamo entrare, denuncia, ancora una volta, in tutta la sua evidenza, tutto lo squallore di un sistema di condizionamento della politica sulle scelte della sanità siciliana, che è alla base del disastro immane nel quale versano i nostri ospedali e i luoghi destinati alla cura dei malati.” Lo scrivono in una nota il segretario provinciale del PD di Agrigento, Simone Di Paola, e il responsabile provinciale del partito in tema di sanità, Franco Giordano. 

I vertici del Pd proseguono: “Lo abbiamo detto mille volte e oggi la decisione del Tar non fa che confermare le nostre ripetute denunce: finché la politica continuerà a rappresentare una cappa insopportabile per la nostra sanità, finché l’unico criterio di selezione del personale in carico presso le nostre strutture sanitarie (sanitario o amministrativo che sia) sarà, non il merito, ma il livello di affinità o peggio di asservimento, di questo o quel personaggio al potentato politico di turno o al partito di governo di turno, la Sicilia continuerà a scontare una sanità inadeguata, iniqua ed inefficiente. Occorre che la politica e i comitati di affari tolgano le mani dalla sanità, occorre che le scelte che riguardano le strutture sanitarie siano oggettivamente e rigorosamente collegate al merito, occorre che chi sceglie non sia organico a questo sistema da smantellare e chi viene scelto è premiato solo perché, per titoli o per esami, è davvero il più adeguato; soprattutto occorre che la destra comprenda una volta per tutte che la salute dei nostri cittadini non può essere trattata alla stregua di qualunque poltrona da spartirsi nelle stanze del potere e che gli ospedali, i reparti non sono granai di voti, ma sono luoghi della sofferenza e del bisogno, dove i cittadini chiedono soltanto di essere curati e meritano rispetto.”

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