Gestione Autorità Portuale, Carmina: “il governo dimostra disinteresse per i territori portuali”
La nota del deputato nazionale del M5S
“Questo governo Meloni dimostra disinteresse per i territori e le popolazioni delle città portuali con del mio Odg sui rappresentanti del territorio nel Comitato di Gestione dell’Autorità Portuale. Uno schiaffo allo sviluppo delle nostre città marinare, che sono ricomprese nell’ Autorita’ Portuale di Sistema, a partire da Porto Empedocle e Licata, nella nostra provincia e Gela a Caltanissetta” . Cosi Ida Carmina, deputato del M5S esprime tutta la contrarietà per la bocciatura del governo e della maggioranza a un Odg che avrebbe dato dignità e rappresentanza in seno all’Autorità di Sistema Portuale ai comuni non capoluogo nel comitato di gestione delle stesse autorità dando voce alle comunità locali, a partire da Porto Empedocle.
“Ci risiamo il Governo delle destre è sordo, chiuso a riccio e non vuole alcuna forma di dialogo continua a bistrattare i territori, specie siciliani. Ebbene sì, all’interno del Decreto organizzazione Pubblica Amministrazione, avevo presentato un Odg che andava a riformulare la governance dell’ASDP (Autorità di sistema portuale) che aveva come scopo di inserire all’interno del comitato di gestione, un rappresentante dei comuni non capoluogo di provincia facenti parte dell’Autorità. Una legge del 94 che ha dato un sistema di governance obsoleto che con il passare del tempo necessita dei miglioramenti sulla base di principi di rappresentatività e sussidiarietà orizzontale, visto che ad oggi nell’ambito della Sicilia Occidentale è esclusivamente Palermo-centrica. Un Odg propositivo e fattivo, come al solito al Governo tutte le proposte dell’opposizione del M5S hanno un marchio e vanno cestinate in maniera apodittica, con un no preventivo. Faccio un esempio: per la Sicilia Occidentale, l’Autorità di Sistema Portuale al suo interno ha 6 comuni, nel Comitato di Gestione, l’ organo di indirizzo politico , che fa scelte rilevantissime, sono rappresentati solo : Palermo e Trapani. Con l’approvazione del mio Odg avrebbero avuto un rappresentante anche Termini Imerese, Gela, Porto Empedocle e Licata, città che hanno una storia portuale e che riflette sull’economia e lo sviluppo endogeno ed esogeno, invece, il no di governo e maggioranza è a questo punto un altro vulnus e uno schiaffo a queste comunità che all’interno del Comitato di Gestione ai sensi dell’art.9 comma 5 L. Legge n. 84/1994 e ss.mm.ii, mentre altri continueranno a “spadroneggiare” indisturbati senza consultare le comunità marinare che a oggi non sono rappresentate e non concorrono alle scelte che riguardano il porto e, di conseguenza , la città in cui esso è inserito . Praticamente sarà sempre la governance attuale a decidere sulle strategie di sviluppo portuale. Il tutto è decontestualizzato ed è fortemente penalizzante per i comuni non capoluogo. Il porto è l’anima di una comunità e tagliare fuori ad esempio circa 150 mila residenti per essere governati dall’alto è un atto di protervia che vede le destre sempre più accentratori nella gestione del potere per il potere e mai vicini ai territori e alle loro esigenze. Per tutto ciò i cittadini siciliani e non solo, comincino a riflettere sulle scelte scellerate del Governo Meloni e dispiace che un Ministro siciliano come Musumeci, che ben conosce queste tematiche, non intervenga rispetto ad un disegno che compromette gravemente il buon andamento del sistema portuale siciliano ed italiano.”