La Regione dichiara stato di crisi per l’uva da tavola Igp di Canicattì
Un settore messo in grave difficoltà sia nella produzione che nella distribuzione a causa dell'aumento della spesa energetica
La giunta regionale siciliana, su proposta dell’assessorato all’Agricoltura, ha dichiarato lo stato di crisi eccezionale per il settore uva da tavola Igp di Canicattì (Agrigento) e Mazzarrone (Catania). Un settore messo in grave difficoltà sia nella produzione che nella distribuzione a causa dell’aumento della spesa energetica che ha determinato costi di produzione pari a 0,60 euro al chilo contro un prezzo medio di vendita di 0,20-0,30 euro al chilo, con una perdita complessiva di circa 200 milioni di euro. A questo si è aggiunto il recente aumento dei tassi di interesse che ha colpito ulteriormente le aziende del settore che sono particolarmente esposte con il sistema bancario perché anticipano rilevanti somme necessarie alla coltivazione. Fattori contingenti che si sono sommati a criticità strutturali del comparto, come la forte concorrenza internazionale e la variabilità delle richieste dei consumatori dei vari paesi europei. Tutti temi che sono stati affrontati nel corso di diversi incontri tenuti in assessorato a partire dallo scorso dicembre e descritti in documenti presentati dai Comuni di Canicattì e Mazzarrone. L’obiettivo della Regione adesso è anche quello di avviare un programma di qualificazione e orientamento al mercato dell’uva da tavola in Sicilia attraverso strumenti di politica agricola comune (Piano strategico della Pac) da elaborare di concerto con i produttori.
“La mia richiesta, condivisa da tutto il gruppo di Fratelli d’Italia, è stata esaudita: il Governo Schifani ha dichiarato lo stato di crisi per il comparto dell’uva da tavola siciliana. Ci avevamo lavorato nelle scorse settimane, incontrando i produttori e le associazioni di categoria, ascoltando le loro crescenti preoccupazioni per una produzione e commercializzazione disastrosa, per gli esorbitanti costi energetici, di trasporto e logistica da sostenere, per un prodotto di qualità che rischiava di perdere la sua competitività. Abbiamo fatto nostre queste istanze, con una mozione e una risoluzione approvata all’unanimità, le abbiamo presentate sui tavoli istituzionali. Oggi la declaratoria dello stato di crisi consente ai produttori di tirare un sospiro di sollievo. Così, con fatti concreti e lavoro serrato, continuiamo a tutelare un settore strategico che coinvolge un’area vastissima del nostro territorio”.Queste le parole dell’onorevole Giusi Savarino, FdI.
“Accolgo con estrema soddisfazione la decisione della Regione di dichiarare lo stato di crisi per l’Uva Italia del consorzio Igp di Canicattì. Un provvedimento che risponde al lavoro fatto dal Comune di Canicattì ma anche ai numerosi appelli lanciati dall’amministrazione comunale di Naro e degli altri centri interessati, allo scopo di dare respiro ad un settore strategico per l’agricoltura del territorio. Adesso auspichiamo che dalle parole si passi ai fatti e si attuino misure che possano sostenere i nostri imprenditori, oggi costretti ad indebitarsi per portare avanti le proprie attività”. Lo dichiara il sindaco di Naro Maria Grazia Brandara.