Nuove norme per il lavoro stagionale, Conflavoro: “Svolta necessaria per le imprese”
Nuove norme per il lavoro stagionale: più tempo per la formazione sulla sicurezza
L’approvazione al Senato del disegno di legge di conversione del decreto Sicurezza (DL 159/25) rappresenta un passaggio rilevante anche per la Sicilia, una delle regioni italiane con la più alta incidenza di lavoro stagionale. Il provvedimento introduce la possibilità di completare la formazione e l’addestramento dei lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro entro 30 giorni dall’avvio del rapporto, come previsto dall’articolo 37 del Dlgs 81/08. Una modifica che ora attende il via libera definitivo della Camera e che è stata sostenuta con determinazione da Conflavoro nelle sedi istituzionali. La novità è particolarmente significativa per le imprese siciliane attive nella somministrazione di alimenti e bevande, nell’accoglienza e nel turismo, settori caratterizzati da forti picchi occupazionali e da una marcata stagionalità, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi.
“Per la Sicilia si tratta di una svolta concreta e necessaria”, afferma Giuseppe Pullara, vice presidente nazione vicario di Conflavoro e segretario regionale della Sicilia. “L’obbligo di formazione immediata, così come era strutturato in precedenza, non teneva conto delle dinamiche reali del lavoro stagionale e rischiava di trasformarsi in un ostacolo più che in una garanzia”. Nell’Isola migliaia di assunzioni avvengono in tempi molto ristretti, spesso legati all’andamento delle prenotazioni, ai flussi turistici e all’organizzazione di eventi. Secondo gli ultimi dati, disponibili per macro-settori, dell’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia, nel secondo trimestre del 2024 il comparto turismo e servizi, che comprende alloggio, ristorazione, agenzie di viaggio e attività connesse, contava 105.578 imprese e 403.096 addetti, con un trend in crescita rispetto agli anni precedenti.
Pullara sottolinea, infine, come la nuova finestra temporale non comporti alcun arretramento sul fronte della sicurezza: “Poter organizzare la formazione entro 30 giorni significa programmare percorsi realmente assimilabili dai lavoratori. È una misura che tutela sia i dipendenti sia le imprese, evitando sanzioni e incertezze che in passato hanno colpito anche aziende virtuose”.





