Rischio taglio dell’acqua nell’Agrigentino, Cambiano (M5S): “Responsabilità è politica”
L’on. Angelo Cambiano, parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle, esprime profonda preoccupazione per l’allarme lanciato da Siciliacque
L’on. Angelo Cambiano, parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle, esprime profonda preoccupazione per l’allarme lanciato da Siciliacque, che ha annunciato una possibile riduzione del 75% dell’erogazione idrica alla provincia di Agrigento, con un flusso limitato a appena 50 litri al secondo.
«È inaccettabile – dichiara Cambiano – che un intero territorio rischi la sete non per una calamità naturale, ma per una gestione finanziaria disastrosa tra società pubbliche e un debito noto da anni. Le famiglie non possono pagare gli errori di chi amministra il servizio idrico.»
«Il Presidente della Regione convochi immediatamente un tavolo con Siciliacque, AICA e i sindaci dell’Agrigentino. Siamo davanti al rischio di un disastro sociale e sanitario senza precedenti.»
Cambiano ha depositato un emendamento alla legge finanziaria per consentire la rateizzazione dei debiti AICA su più annualità, aprendo così la strada a un finanziamento regionale straordinario che permetta di saldare una parte delle somme dovute a Siciliacque e scongiurare il taglio dell’acqua.
«L’acqua è un diritto essenziale, non può diventare una merce da usare come ricatto.»
«È paradossale che il Presidente impieghi il suo tempo a inviare rettifiche ai giornali mentre intere province rischiano di rimanere a secco. Su Siciliacque, che continua a registrare utili milionari, il Presidente dovrà rispondere prima in Aula e poi ai cittadini. Se il sistema idrico è al collasso, la responsabilità non può che essere politica.»
«La Regione agisca subito: Agrigento non può restare senz’acqua.»




