Palermo

Sicilia, Musumeci: “vado avanti sulla manovra e non faccio patti con il M5S”

Una riunione straordinaria della giunta di governo è stata convocata stamane dal presidente della Regione siciliana Nello Musumeci dopo la brusca frenata di ieri in aula sulla legge di stabilità. L’Assemblea ha infatti bocciato, grazie ad alcuni franchi tiratori, la norma che spalma un disavanzo di 544 milioni nel triennio. La Regione siciliana da quasi […]

Pubblicato 5 anni fa

Una riunione straordinaria della giunta di governo è stata convocata stamane dal presidente della Regione siciliana Nello Musumeci dopo la brusca frenata di ieri in aula sulla legge di stabilità. L’Assemblea ha infatti bocciato, grazie ad alcuni franchi tiratori, la norma che spalma un disavanzo di 544 milioni nel triennio. La Regione siciliana da quasi due settimane si trova in gestione provvisoria, con l’autorizzazione solo al pagamento delle spese obbligatorie. La riunione straordinaria di giunta è stata convocata da Musumeci con un solo punto all’ordine del giorno: “comunicazioni del presidente”. Al termine il Governatore si è chiuso nel suo ufficio, senza lasciare filtrare alcuna indiscrezione. Di sicuro non ha nascosto la propria irritazione per la bocciatura d’aula.
    Ad affossare la norma sul disavanzo sono stati infatti sei franchi tiratori della maggioranza di centrodestra: 36 voti contrari e 29 quelli a favore.

Dopo avere riunito in via straordinaria la sua Giunta, per serrare i ranghi e provare a rispondere alle ripetute bocciature che hanno affondato le norme simbolo della Manovra, il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e’ determinato ad andare avanti. Nessun cedimento in vista della ripresa del voto della Finanziaria fissato alle stasera 18. Questo significa anche, come ribadito dall’assessore all’Economia, Gaetano Armao, nessuna proroga dell’esercizio provvisorio; proroga sollecitata dal Pd. Presi di mira settori dei malpancisti nella maggioranza, il voto segreto. Ma anche l’opposizione: “Se hanno da fare delle proposte le facciano chiaramente in Aula, non si comportino da cecchini… non facciano prevalere logiche dannose per la Sicilia”. Poi respinge l’offerta del Movimento cinque stelle che gli aveva proposto un patto per le riforme, a condizioni che molli i suoi alleati: “Sono stato eletto col centrodestra – e’ la risposta – e vado avanti su questa linea. Non permettero’ e non avallero’ mai alcun ribaltone”

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