Porto Empedocle

Migranti: emergenza a Porto Empedocle, rientra protesta

Entro questa sera, la Prefettura affiderà gli interventi per la realizzazione dell'hotspot di contrada Caos a Porto Empedocle

Pubblicato 10 mesi fa

La protesta del barista, e dei dipendenti del locale di via Platone a Porto Empedocle, è rientrata: tutti si sono sciolti dalle catene e l’attività commerciale ha riaperto i battenti. La Polizia ha convinto tutti a desistere garantendo loro che i migranti verranno fatti entrare nel Palasport dalla porta sul retro e che dunque nessuno dei gruppi che lascerà l’area del porto, adibita dalla pre-identificazione, transiterà da davanti il locale. E’ in corso adesso la definizione dell’elenco dei 230, sugli attuali 1.150 migranti sistemati sotto i gazebo e la tensostruttura, che verranno a breve trasferiti. Poi verranno fatti dei gruppi, dando priorità a donne e bambini, che verranno fatti sistemare, per non trascorrere una nuova notte all’addiaccio, all’interno del Palasport. “Stiamo provvedendo all’affidamento dei lavori per realizzare un hotspot in contrada Caos, nell’ultimo pezzettino di area portuale Empedoclina. L’hotspot assicurerà un servizio d’accoglienza dignitoso e sarà fatto in un punto vicino alle vie di fuga e lontano da ogni abitazione e insediamento di qualsiasi tipo. In attesa però, il problema c’è: abbiamo l’area sbarchi piena di persone, oggi siamo arrivati a 1.150 persone. In questa area di pre-identificazione ci sono soltanto alcune tende che possono dare ricovero a qualche centinaio di persone. Abbiamo avuto quindi centinaia e centinaia di persone, fra cui molti bambini, che sono state per ore ed ore sotto il sole e di notte all’addiaccio, ecco perché è stata trovata la soluzione temporanea, pochi giorni appena, del Palasport”. Lo ha detto il prefetto di Agrigento, Filippo Romano, mentre sta effettuando un nuovo sopralluogo fra l’area della tensostruttura del porto Empedoclino e il vecchio Palasport.

“La struttura sportiva, inagibile per usi sportivi, è vicina all’area sbarchi e può essere raggiunta a piedi dai migranti, ovviamente avverrà tutto sotto la stretta sorveglianza delle forze di polizia – ha spiegato Romano – che presidieranno il Palasport impedendo uscite e ingressi. Non è un carcere, ma deve essere un ricovero per il tempo strettamente necessario affinché vengano fatti salire sui pullman che li trasferiranno nelle varie strutture d’accoglienza, individuate dal ministero dell’Interno, del Paese”. Entro questa sera, la Prefettura affiderà gli interventi per la realizzazione dell’hotspot di contrada Caos a Porto Empedocle. Struttura, come quella che sorge in contrada Imbriacola a Lampedusa, che sarà pronta fra tre mesi. “Verranno collocati dei moduli abitativi che potranno ospitare 200, 250 persone. E in queste strutture verranno effettuate le procedure di fotosegnalamento, rilievo delle impronte digitali e dunque identificazione – ha detto il prefetto -. Accanto, a circa 150 metri, quindi i migranti potranno raggiungere l’area di pre-identificazione a piedi, verranno collocate delle tende e sarà il posto dove potranno essere accolti, e assistiti dalla Croce Rossa italiana, i migranti che verranno fatti sbarcare a Porto Empedocle”.

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