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Porto Empedocle piange Marcella, assistente sociale in prima linea sconfitta da un brutto male

Porto Empedocle piange Marcella Sciascia, giovane e tenace assistente sociale in forza al Comune, che la scorsa notte ha purtroppo perso la battaglia contro un grave male che in poco tempo l’ha costretta a spegnersi. Marcella era molto conosciuta a Porto Empedocle proprio per il lavoro che svolgeva in aiuto delle fasce più deboli cercando […]

Pubblicato 5 anni fa

Porto Empedocle piange Marcella Sciascia, giovane e tenace assistente sociale in forza al Comune, che la scorsa notte ha purtroppo perso la battaglia contro un grave male che in poco tempo l’ha costretta a spegnersi. Marcella era molto conosciuta a Porto Empedocle proprio per il lavoro che svolgeva in aiuto delle fasce più deboli cercando di risolvere le situazioni più difficili. Marcella, stimata da tutta la comunità empedoclina, era stata in prima linea soprattutto durante l’emergenza coronavirus: si occupava delle pratiche relative alla concessione dei buoni spesa alle famiglie in difficoltà e spesso si fermava anche oltre l’orario di lavoro. Poi la brutta malattia che in poco tempo ha costretto la giovane assistente sociale a fermarsi. Nella serata di ieri la terribile notizia accompagnata da un lungo post del primo cittadino Ida Carmina che ha voluto ricordare così Marcella Sciascia. 

“Ciao Marcella .. questa sera la stella più bella sei tu. Rossa come il tramonto, ogni sera, da oggi in poi , guardando il sole che si perde nel mare , penserò a te. Io , personalmente e come sindaco , e tutta la comunità empedoclina ci sentiamo affranti ed in lutto . Ti dobbiamo tanto. Stasera mi ha chiamato un mio assessore: “Hai saputo di Marcella?” Non è riuscito a continuare. Piangeva. È così sono rimasta immota . Senza parole a ricordarla , a rivedere ogni attimo di questi mesi passati assieme. Cara Marcella, hai fatto tanto per questo nostro paese ed i tuoi concittadini. Specie in questo momento di emergenza Covid perché tu , unica Assistenza Sociale del nostro comune , esitavi le pratiche per la concessione dei buoni spesa alle famiglie in difficoltà alimentare. Tutte le domande sono passate da te .. e ti fermavi oltre L’ orario, perché si potesse fare prima possibile ad aiutare la gente. Anche alla vigilia di Pasqua non ti sei fermata, le persone erano disperate e tu eri l’unica che potesse aiutarle . Solo quando hai finito il tuo compito, ormai distrutta fisicamente dal dolore che non ti lasciava mai, sei andata in malattia. Ci sentivamo costantemente: “ Dai Marcella vediamo se riusciamo a distribuire qualcosa prima di Pasqua , in modo che la gente abbia conforto “ “ Marce’ quante sono le famiglie ? hai controllato bene? .. Forza Marcella .. “Accusavi un po’ di mal di schiena .. rimanevi pure il pomeriggio oltre L’ orario di servizio , senza percepire nulla in cambio. E la gente quando parla degli impiegati comunali fa male a generalizzare , perché ci sono persone come Marcella che con alto senso del dovere nei confronti della comunità , si mettono a disposizione con vero spirito di servizio e senza pretendere nulla in cambio. E solo quando sono state completate le distribuzioni ti sei messa in malattia. Il maledetto mal di schiena era diventato troppo forte .. e cominciasti le cure. Mi dicevi: “Sindaco non si preoccupi .. lunedì rientro .. ho tante cose da fare ..” Ma i lunedì passavano. E tu invece di migliorare peggioravi.Finché ti hanno ricoverata per accertamenti e la notizia tremenda . Ti ho chiamata : “Sindaco .. come va ? “E mi hai descritto ogni cosa , quello che ti succedeva nei dettagli . Mi dicevi cose gravi e parlavi del tuo stato di salute con voce serena e distaccata , come stessi parlando di una altra persona . Lo osservai e tu mi dicesti : “Sindaco .. me lo dicono tutti “ .. sembrava quasi che il male non ci fosse. Invece eri tu , esile , dolce , forte e coraggiosa Marcella che stavi affrontando la più dolorosa delle prove .. Mi hai parlato di tua figlia . Eri preoccupata più per lei che per te. 

È così .. pensavo ci fosse tempo .. che ti ne avessi di più ..Ma certi disegni sono imperscrutabili .. e a noi rimane un senso di vuoto incolmabile. Alla famiglia esprimo le più sentite condoglianze e la vicinanza di tutta la Amministrazione Comunale e di tutti gli empedoclini. Ciao Marcella .. ancora una volta dai una mano alla gente che soffre . Che la terra ti sia lieve.” 

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