Giudiziaria

Agrigento, maltratta i genitori e perseguita la cugina: condannato 

La pena inflitta al trentanovenne è stata superiore alla richiesta del pubblico ministero

Pubblicato 2 anni fa

I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara, hanno condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione Samuele Ginex, 39 anni, per le accuse di maltrattamenti in famiglia, minacce, stalking e violazione di domicilio. La pena inflitta è stata superiore alla richiesta del sostituto procuratore Gloria Andreoli che chiedeva la condanna a quattro anni.

La vicenda risale alla fine del 2019 e scaturisce dalle denunce presentate dai genitori e dalla cugina dell’imputato. Madre e padre però non si sono costituiti parte civile nel processo. Secondo l’accusa, il trentanovenne avrebbe maltrattato i genitori, colpendo con uno schiaffo la madre e sparando colpi di pistola ad aria compressa all’indirizzo del padre.

Minacce e atti persecutori anche ai danni della cugina, vicina di casa. La ragazza sarebbe stata importunata e spiata a tal punto da non uscire da sola neanche per lasciare i mastelli dei rifiuti fuori l’abitazione. L’imputato è difeso dall’avvocato Alfonso Tuttolomondo. I familiari del trentanovenne, esclusi i genitori, si sono costituiti parte civile rappresentati dall’avvocato Daniela Posante. 

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