Bimba sbarcata da sola a Lampedusa: arrestato il proprietario della barca
Lo ha riferito il portavoce dei tribunali di Monastir e Mahdia, Farid bin Jha
Il Tribunale di primo grado di Monastir in Tunisia ha ordinato l’arresto del proprietario dell’imbarcazione che ha trasportato la bambina di quattro anni sbarcata senza genitori lo scorso 16 ottobre sull’isola di Lampedusa. Lo ha riferito all’emittente radiofonica “Mosaique Fm” il portavoce dei tribunali di Monastir e Mahdia, Farid bin Jha.
Nel frattempo, il giudice per le indagini preliminari presso lo stesso tribunale ha anche deciso di mantenere in stato di scarcerazione il figlio del proprietario della barca per sospetto traffico di migranti. La piccola e’ stata separata alla partenza dai genitori e dalla sorella di sette anni, quest’ultima affetta da una cardiopatia e in cerca di cure. La madre e il padre della bambina erano stati peraltro arrestati con l’accusa di sospetto abbandono di minore e tratta di essere umani: entrambi sono stati in seguito rilasciati dalle autorita’ tunisine.
Le autorita’ dell’Italia hanno deciso di affidare temporaneamente a un avvocato italiano la tutela della bimba tunisina di quattro anni, come confermato lo scorso 24 ottobre dal responsabile dell’informazione presso il ministero degli Affari esteri, Mohamed Trabelsi, all’emittente radiofonica nazionale tunisina “Mosaique Fm”. Il portavoce della diplomazia del Paese nordafricano ha spiegato che il rimpatrio e il ricongiungimento familiare della bambina in Tunisia dipendono da diversi fattori, “tra cui la cooperazione internazionale e le relazioni bilaterali con l’Italia”, sottolineando come la condizione piu’ importante sia sempre e comunque “la tutela della minore”. La bambina, infatti, si trova in una “situazione molto difficile dopo l’esperienza pericolosa che ha vissuto”, ha aggiunto Trabelsi. “L’interesse prioritario e’ prima di tutto il benessere della bambina: questa e’ la priorita’ della nostra azione diplomatica e legale”, ha aggiunto. Secondo il portavoce del dicastero degli Esteri, l’ambasciata di Tunisia in Italia ha incaricato un avvocato tunisino per seguire il fascicolo, oltre ad aver inviato il Garante generale dell’infanzia tunisino, Amel Haj Moussa, per coordinarsi con l’incaricato d’affari ad interim a Roma, Marwen Kablouti, sulle azioni da intraprendere. Poco dopo lo sbarco della bambina, la rappresentanza diplomatica tunisina a Roma aveva riferito ad “Agenzia Nova” di seguire il caso “con la massima attenzione” e in “stretto coordinamento con il consolato di Palermo”