“Calci e pugni a coetaneo per un’auto danneggiata”, condannato empedoclino
L’aggressione sarebbe da ricondurre a futili motivi legati all’asserito danneggiamento di un’auto in sosta durante una manovra
Il tribunale di Agrigento ha condannato ad un anno e tre mesi un empedoclino accusato di avere aggredito un compaesano sferrandogli calci, pugni e minacciandolo di morte. L’aggressione, avvenuta nel luglio del 2021 nel popoloso quartiere dei Grandi Lavori, sarebbe da ricondurre a futili motivi legati all’asserito danneggiamento di un’auto in sosta durante una manovra. La vittima riportava gravi lesioni alla gamba e sarebbe stato persino sottoposto ad intervento chirurgico presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. In favore della persona offesa, costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Salvatore Butera, il giudice ha altresì riconosciuto il risarcimento dei danni subiti. L’imputato è difeso dall’avvocato Francesco Calafato.