Lampedusa

Lampedusa, mareggiata trasforma barche migranti in “schegge impazzite”

Il Sindaco Martello: "chiederemo i danni all’Agenzia Dogane e Ministero dell'Ambiente"

Pubblicato 3 anni fa

Questa mattina una forte mareggiata ha investito l’isola di Lampedusa, provocando quello che purtroppo temevamo sarebbe successo e che ho denunciato piu’ volte: le imbarcazioni di migranti, colpevolmente lasciate ammassate al Molo Favaloro dalle autorita’ competenti, con il vento di libeccio sono diventate schegge impazzite provocando gravi danni all’interno del porto, alle altre barche ormeggiate, e mettendo a rischio le persone che in quel momento si trovavano li’ per mettere in sicurezza le loro imbarcazioni ed i loro pescherecci. A questo si aggiunge il danno ambientale, con detriti di ogni tipo che hanno riempito le nostre acque, i fondali e le nostre spiagge”. Lo dice Toto’ Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa.

“Questa situazione e’ diventata inaccettabile, continua il primo cittadino. Sia chiaro, adesso non iniziamo a dire che ‘la colpa e’ dei migranti’, in questo caso la colpa e’ di chi dovrebbe smaltire velocemente quelle imbarcazioni una volta giunte a Lampedusa, ad iniziare dall’Agenzia delle Dogane che le prende in custodia quando vengono poste sotto sequestro dopo gli sbarchi. Anche nei mesi scorsi ho sollevato piu’ volte la questione e grazie al ministero dell’Interno era stato attivato un intervento straordinario di rimozione e smaltimento delle imbarcazioni. Ma poi gli sbarchi sono proseguiti, la rimozione invece si e’ di nuovo fermata e il Molo Favaloro si e’ trasformato ancora una volta in un cimitero galleggiante di imbarcazioni. Non sono piu’ disposto ad assistere a questo scempio ambientale: se le autorita’ competenti non intervengono immediatamente per rimettere in sicurezza l’area portuale e per ripulire le nostre acque, le spiagge ed i fondali, e se contestualmente – ancora Martello – non si attiva un meccanismo in grado di smaltire automaticamente e costantemente le imbarcazioni dei migranti una volta giunte sull’isola, predisporro’ un’ordinanza sindacale con la quale assumere direttamente in campo al Comune gli interventi necessari per garantire la sicurezza dei cittadini, delle infrastrutture e del nostro mare. Al tempo stesso– conclude Martello- la nostra amministrazione comunale chiedera’ un risarcimento all’Agenzia delle Dogane e al ministero dell’Ambiente per i danni determinati dal loro inaccettabile immobilismo”.

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