Migranti, recuperati quattro cadaveri al largo di Lampedusa
Le salme sono state già portate a molo Favarolo prima e poi alla camera mortuaria del cimitero di Lampedusa
Quattro corpi senza vita sono stati ripescati nelle acque antistanti Lampedusa dagli uomini della Capitaneria di porto. Secondo quanto apprende l’Adnkronos, si tratterebbe di un uomo e tre donne. Uno dei cadaveri potrebbe essere della donna dispersa ieri, insieme ad altre tre persone, nell’ultima tragedia del mare avvenuta a una ventina di miglia dalla costa quando il barchino su cui viaggiavano una trentina di persone è affondato. In 26 sono stati tratti in salvo dagli uomini della Capitaneria di porto. Gli altri tre cadaveri, invece, sono in avanzato stato di decomposizione, vittime di naufragi precedenti.
Non è chiaro a quale barchino e sbarco appartengano o se siano addirittura riconducibili a qualche altro incidente avvenuto in acque internazionali o tunisine. Le salme sono state già portate a molo Favarolo prima e poi alla camera mortuaria del cimitero di Lampedusa, dove già si trovano le salme dei due bambini – di 10 mesi e un anno – morti ustionati a causa dell’incendio divampato nei giorni scorsi su un altro barchino che viaggiava verso l’Italia. Intanto proseguono le operazioni di ricerca dei dispersi del naufragio di ieri. Oltre alle unità della Guardia costiera sono impegnate due motovedette della Guardia di finanza e un elicottero delle Fiamme gialle.
Proseguono gli sbarchi
Salgono a quattro – a partire della mezzanotte – gli sbarchi a Lampedusa. Dopo i primi due approdi che hanno condotto sull’isola 54 migranti, tra cui i 26 tratti in salvo dagli uomini della Capitaneria di porto dopo che il barchino su cui viaggiano è naufragato, a raggiungere la più grande delle Pelagie sono stati due gruppi di 30 (tra cui 10 donne e 2 minori) e 122 persone. Dopo i primi controlli sanitari, sono stati condotti nell’hotspot di contrada Imbriacola, tornato rapidamente a riempirsi.