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Mafia e Stidda nell’agrigentino, l’inchiesta Condor approda al Riesame 

L'operazione che ha fatto luce sulla riorganizzazione di mafia e stidda nella parte orientale della provincia di Agrigento

Pubblicato 1 anno fa

L’inchiesta Condor approda al Riesame. I difensori degli indagati chiedono al tribunale della Libertà l’annullamento delle misure cautelari disposte dal gip Filippo Serio che due settimane aveva disposto il carcere per sei persone e i domiciliari per quattro. Uno, invece, l’obbligo di dimora.

Si comincia domani mattina con gli avvocati Salvatore Pennica e Francesco Mirabile che discuteranno la posizione di Salvatore Galvano, 52 anni di Agrigento. Venerdì mattina, invece, sarà la volta di Giuseppe e Ignazio Sicilia, Domenico Lombardo, Nicola Ribisi e Baldo Carapezza.

Il blitz, denominato “Condor”,  è scattato nella parte orientale della provincia e fra Licata, Palma di Montechiaro, Canicattì ma anche Favara ed Agrigento. Gli indiziati devono rispondere, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. 

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