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Maxi incendio a Pantelleria, ipotesi pista dolosa: “Una ferita per l’isola”

Ancora attivo un fronte di fiamma a Cala Gottone, sul posto sono al lavoro squadre a terra e due Canadair dei vigili del fuoco

Pubblicato 3 anni fa

Paura, fuga, devastazione e la sensazione che solo un miracolo abbia impedito che ci fossero vittime. L’incendio che ha colpito Pantelleria, che varie fonti definiscono doloso, adesso, pero’, “e’ sotto controllo”. Lo conferma il Dipartimento regionale della Protezione civile. I tecnici e i volontari danno rassicurazioni sulla situazione. Le abitazioni sono state lambite dalle fiamme, bruciati alcuni cannizzati dei dammusi e delle tettoie in legno. I danni piu’ ingenti riguardano la macchia mediterranea pesantemente interessata dalle fiamme. I canadair della Protezione civile nazionale e dei vigili del fuoco, in azione anche con squadre a terra, sono stati mobilitati operando per spegnere gli ultimi punti fuoco sulla vegetazione, per passare in mattinata alla fase di bonifica. Il direttore generale Cocina ha seguito e coordinato tutta la notte le operazioni di soccorso e gli interventi di spegnimento in stretto raccordo con il presidente Nello Musumeci e il Dipartimento nazionale.

Ai volontari di protezione civile che sono partiti nella notte tempestivamente, e hanno presidiato le abitazioni con due mezzi in zona Cala Cottone, si sono aggiunti all’alba, dopo una notte di paura, altri volontari e mezzi della protezione civile regionale, dei vigili del fuoco e del Corpo forestale della Regione. Nella notte 30 turisti in fuga dalle fiamme sono stati fatti allontanare via mare dalle motovedette, spiega la Guardia costiera. Evacuate diverse abitazioni di turisti eccellenti, come quelle di storici frequentatori della Perla nera del Mediterraneo quali Giorgio Armani in contrada Gadir. Diversi hanno trovato rifugio sulle proprie imbarcazioni, alcuni sono stati ospitati nello yacht Armani. La procura di Marsala ha aperto un’inchiesta. “E’ un tipico scenario da incendio doloso”, dice ad AGI il capo della Protezione civile siciliana, Salvatore Cocina, “mi dicono che e’ stato appiccato in piu’ punti contemporaneamente”, almeno due, “e nel tardo pomeriggio, quando con l’avvicinarsi del buio i canadair non possono operare e imperversava lo Scirocco”. Insomma, ad appiccare le fiamme sarebbero state mani criminali. Ma dovra’ essere l’inchiesta ad accertarlo che intende verificare anche altre piste e cioe’ se le amministrazioni pubbliche abbiano fatto quanto dovevano per tutelare il territorio e, quindi, se anche incuria e omissioni abbiano avuto un ruolo. Uno scenario altrettanto grave di quello doloso. 

 Due punti di innesco sarebbero in effetti stati individuati a Cala Cinque Denti e alla Kuddia che sovrasta contrada Gadir, a circa quattrocento metri di distanza l’uno dall’altro. Secondo quanto ricostruito, la segnalazione d’incendio a Pantelleria e’ arrivata in sala operativa alle 20.10 di mercoledi’ sera, trasmessa dal Corpo forestale che ha chiesto il supporto del Drpc Sicilia. L’incendio di vegetazione e’ partito in almeno due punti sul versante nord est dell’isola, contrada Gadir e vicine, ed era alimentato dal vento di scirocco. Diverse tettorie in legno e gazebo di ville e dammusi sono stati distrutti dalle fiamme. Diverse anche le ville evacuate per motivi di sicurezza. Sul posto sono presto arrivati uomini e mezzi dei vigili de fuoco, Corpo forestale regionale, volontari di protezione civile, carabinieri e personale del Comune. Le unita’ forestali hanno operato sul versante nord della Cuddia di Gadir. Mentre sul versante mare hanno operato i volontari di protezione Civile del locale Gruppo Comunale. Ora che il peggio sembra passato, interviene il sindaco di Pantelleria, Vincenzo Vittorio Campo, che scandisce parole dure avendo in mente la terribile devastazione del maggio 2016: “Dopo ore di interventi, trenta persone evacuate e a cui si e’ trovata sistemazione per la notte, dobbiamo dire un grazie a vigili del fuoco, Protezione Civile, Corpo Forestale, Croce Rossa, Capitaneria di Porto, carabinieri, carabinieri forestali per lo sforzo messo in campo. Se qualcuno sa parli, perche’ questo scempio e’ una ferita per tutta l’isola”. E sbotta: “A te vigliacco o a voi vigliacchi dico solo che di essere umano o anche animale non avete nulla, siete solo essere viventi che calpestate ingiustamente questa terra”.

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