Mazzette alla motorizzazione per velocizzare le pratiche, 17 condanne
La pena più severa è stata inflitta al funzionario Luigi Costa: 11 anni, 2 mesi e 20 giorni. Nella sua abitazione gli investigatori trovarono 590 mila euro in contanti
La corte d’appello di Palermo presidente Adriana Piras ha confermato l’impianto accusatorio per l’inchiesta sulle Tangenti alla motorizzazione. La pena più severa è stata inflitta al funzionario Luigi Costa: 11 anni, 2 mesi e 20 giorni. Nella sua abitazione gli investigatori trovarono 590 mila euro in contanti nascosti dietro un armadio.
Condanne anche per un altro funzionario della motorizzazione Maurizio Caruso, 4 anni e 2 mesi; Giovanna Passavia, 11 anni e 2 mesi; Alfredo Gioietta, 5 anni 8 mesi e 20 giorni; Giuseppe Calabrese, 3 anni e 8 mesi; Domenico Rosario Antonio Crapa, 3 anni e 10 mesi; Giuseppe Palermo 7 anni; Rosario Rubino, 6 anni e 2 mesi. E ancora: Giuseppe Gullo, 3 anni; Salvatore Caravello, 3 anni 9 mesi e 10 giorni; Gerlando Cracolici, 3 anni e 10 mesi; Antonio Gelsomino 3 anni e mezzo; Nadia Abitabile, 3 anni; Daniele Cammarata, 2 anni e mezzo; Jordan Peli, 2 anni. Nicolò Bonelli e Lelio Calabrese assolti in primo grado, in appello sono stati condannati a 3 anni. Al contrario Filippo Maniscalco condannato in primo grado a 3 e mezzo è stato assolto in appello. Assolti Walter Bacile, Francesco Caponetto, Giancarlo Ferraro e Michelangelo Fricano.
Le indagini della Polstrada, coordinate dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dai pm Vincenzo Amico e Giulia Beux, documentarono con telecamere e microspie lo scambio di denaro per agevolare collaudi, pratiche di immatricolazione, cambi d’uso e certificazioni.




