Omicidio camuffato da suicidio? No, assolto imputato
La Procura aveva chiesto l'ergastolo sostenendo che la scena del suicidio fosse stata costruita per occultare un omicidio
La Corte d’Assise di Siracusa ha assolto Giancarlo De Benedictis dall’accusa di aver ucciso Angelo De Simone, il 27enne trovato impiccato nella sua abitazione nel novembre 2016. La Procura, con il procuratore Sabrina Gambino, aveva chiesto l’ergastolo sostenendo che la scena del suicidio fosse stata costruita per occultare un omicidio.
La vicenda giudiziaria, iniziata come un caso di suicidio e archiviata per due volte, era stata riaperta dopo la riesumazione della salma, richiesta con insistenza dalla madre della vittima, Patrizia Ninelli. Gli esiti degli accertamenti portarono gli inquirenti a ipotizzare un intervento esterno e a indicare come sospetti De Benedictis, definito dalla Dda di Catania come un esponente di spicco del gruppo malavitoso denominato Bronx, e Luigi Cavarra, ex affiliato del clan Bottaro-Attanasio, poi deceduto.
Tra i possibili moventi individuati, un regolamento di conti legato al traffico di droga oppure una relazione sentimentale che avrebbe coinvolto la vittima e l’allora compagna dell’imputato. In aula sono state ascoltate numerose testimonianze di collaboratori di giustizia. Uno di loro affermo’ di aver visto De Benedictis e Cavarra nei pressi della casa della vittima nelle ore della morte. Di segno opposto la deposizione di un altro pentito, che nego’ di aver avuto notizie sul coinvolgimento dell’imputato.




