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Morta per annegamento Simona Cinà: effettuata autopsia

Non sono stati riscontrati problemi di natura cardiaca, mentre i medici hanno trovato acqua nei polmoni della 20enne

Pubblicato 3 ore fa

Sarebbe morta per annegamento Simona Cinà, la 20enne trovata senza vita in una piscina durante una festa di laurea a Bagheria, nella notte tra venerdì e sabato scorso. Sono i risultati della prima autopsia, svoltasi in mattinata, sul corpo della giovane. Non sono stati riscontrati problemi di natura cardiaca, mentre i medici hanno trovato acqua nei polmoni della 20enne. Ancora ignota l’ora esatta del decesso.

C’era acqua nei polmoni di Simona Cina’, secondo quanto accertato dall’autopsia. Si tratta ovviamente dei primi risultati, i piu’ immediati, dell’esame complesso che e’ stato eseguito da quattro esperti nominati dalla Procura di Termini Imerese. Il responso dunque indica che Simona e’ morta annegata: gli esami piu’ approfonditi dovranno stabilire se questa causa prossima del decesso sia stata indotta da malformazioni o situazioni di malessere dovute ad altri motivi. La ragazza si era immersa, intorno alle 3,30 del mattino di sabato 2 agosto, per fare un bagno in una piscina della villa di Aspra In cui due suoi amici festeggiavano la laurea. Nessuno si e’ accorto di lei per alcuni minuti e poi e’ stata recuperata da due giovani che si sono tuffati in acqua. 

LE DICHIARAZIONI DEI FAMILIARI: “ASPETTIAMO ESAMI PER SAPERE PERCHE”

“Quello che è emerso dall’autopsia è che Simona è morta per annegamento. Bisognerà però aspettare i risultati finali, anche il tossicologico, verso la fine di agosto, per capire se questo annegamento è stato causato da un malessere o da qualcosa altro. Questo è quello che sappiamo. L’unica cosa certa è l’annegamento”. Così Gabriella e Filippo, cugini di Simona Cinà, parlando coi giornalisti al termine dell’autopsia effettuata sul corpo della ventenne morta nella notte tra venerdi e sabato scorso durante una festa di laurea in piscina in una villa a Bagheria. L’autopsia sul corpo di Simona è stata effettuata questa mattina al Policlinico di Palermo dal medico legale Tommaso D’Anna con l’anatomopatologo Emiliano Marresi. Presente il consulente di parte Fabrizio Ammoscato. Sull’orario della morte di Simona, i familiari hanno ribadito che la finestra dovrebbe essere “fra le 3.20 quando l’amica ha detto di averla salutata e stava ancora ballando accanto alla consolle del dj e le 4.10 quando gli altri ragazzi hanno chiamato il 118”. “Abbiamo sempre detto, e per favore che sia chiaro – aggiungono – che è difficile pensare che una ragazza che sapeva nuotare così bene anneghi. Ma se lei è stata male, è caduta in piscina, ha perso i sensi, in pochi minuti si annega. La piscina sarà 10 metri per cinque e nella parte più profonda 1,80, massimo due metri…una persona che sa nuotare e che non ha un malessere non annega. Aspettiamo i test”. 

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