L’Ars ha approvato la manovra ter, Schifani: “attenzione al sociale e allo sviluppo”
Approvata con 37 favorevoli e 15 contrari dall'Assemblea regionale siciliana la Manovra Ter che vale 300 milioni di euro.
Approvata con 37 favorevoli e 15 contrari dall’Assemblea regionale siciliana la Manovra Ter che vale 300 milioni di euro. Soddisfazione e’ stata espressa dal presidente della Regione siciliana, Renato Schifani: “Un provvedimento importante reso possibile grazie a maggiori entrate per circa cinquecento milioni di euro. Con senso di responsabilita’, abbiamo scelto di immettere immediatamente le risorse nell’economia siciliana, destinandole alle principali emergenze dell’Isola, oltre che porre particolare attenzione al sociale e allo sviluppo: due pilastri fondamentali per rispondere concretamente ai bisogni dei cittadini e sostenere la crescita del nostro territorio”. Da Schifani “il sentito ringraziamento” al presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, “per la gestione dell’Aula: in soli due giorni si e’ riusciti ad approvare una manovra cosi’ rilevante, nonostante i tentativi di ostruzionismo messi in atto dalle opposizioni”.
Per il capogruppo del Pd, Michele Catanzaro, invece, “la manovra di variazione di bilancio approvata oggi e’ l’ennesima occasione persa. Un provvedimento vuoto, senza visione, privo di misure strutturali realmente utili alla Sicilia. Un elenco confuso di interventi spot, senza coraggio e senza strategia”. E continua: “Malgrado i tentativi di stravolgere le regole parlamentari, abbiamo costretto la maggioranza a rimanere in aula per quattro giorni consecutivi, smascherando le profonde crepe interne al centrodestra. E’ stato un enorme scivolone istituzionale da parte del governo imporre la ‘tagliola’ e mettere il bavaglio al dibattito democratico: un segnale grave che mina il confronto e il rispetto delle opposizioni. Anche questa manovra ha certificato cio’ che ormai e’ sotto gli occhi di tutti: la maggioranza di Schifani e’ a pezzi. Su quattro articoli il governo e’ andato sotto con il voto segreto, segno evidente di una coalizione divisa e senza coesione politica”.
E dopo il via libera alla manovra ter il Parlamento chiude per la pausa estiva, l’aula tornerà a riunirsi il 9 settembre. Già dal primo settembre, però, le commissioni parlamentari saranno operative. L’indicazione della presidenza è quella di procedere subito con la manovra quater che raggrupperà gli emendamenti aggiuntivi, le norme per i consorzi di bonifica e per gli Asacom.