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Nuove indagini nel processo Montagna: depositate 8 nuove intercettazioni in carcere

Una nuova attività integrativa di indagine entra a “gamba tesa” nel processo Montagna, che si celebra col rito ordinario davanti i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, con la produzione ed il deposito di otto nuove intercettazioni ambientali disposte nei confronti dell’ex sindaco di San Biagio Platani Santo Sabella durante i colloqui […]

Pubblicato 4 anni fa

Una nuova attività integrativa di indagine entra a “gamba tesa” nel processo Montagna, che si celebra col rito ordinario davanti i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, con la produzione ed il deposito di otto nuove intercettazioni ambientali disposte nei confronti dell’ex sindaco di San Biagio Platani Santo Sabella durante i colloqui con i familiari in carcere. 

Una, in particolare, sembra di grande interesse, laddove Sabella conversando in carcere con i suoi familiari chiede loro di contattare un uomo politico di Forza Italia da lustri sulla breccia per ottenere aiuto.

E’ questa la principale novità emersa al rientro in aula, oggi in versione pomeridiana, per il processo Montagna. Il filone col rito ordinario vede sul banco degli imputati sei persone: Santo Sabella, Domenico Lombardo, 25 anni, di Favara, Salvatore Montalbano, 25 anni, di Favara, Calogero Principato, 26 anni, di Agrigento, Giuseppe Scavetto, 49 anni, di Casteltermini e Antonio Scorsone, 53 anni di Favara.

Sentito un imprenditore di Casteltermini che ha dichiarato di aver subito un atto intimidatorio con il ritrovamento di una bottiglia incendiaria in cantiere ma che non ha mai ricevuto richieste estorsive. L’imprenditore ha anche riferito di non conoscere Scavetto, che per gli inquirenti sarebbe membro della famiglia di Casteltermini.

Si torna in aula il 28 novembre.

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