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Racalmuto, la Casa-museo di Sciascia aperta al pubblico (ft)

All’insegna del volontariato eccellente e colto  si è aperto al pubblico il piccolo Museo Sciascia di Racalmuto.  E’ la vecchia casa di Leonardo Sciascia a ridosso della Chiesa del Monte e del Teatro che lo scrittore era solito frequentare negli anni in cui, maestro elementare scrisse i suoi primi libri. Dentro la Casa-museo è cambiato […]

Pubblicato 4 anni fa

All’insegna
del volontariato eccellente e colto  si è
aperto al pubblico il piccolo Museo Sciascia di Racalmuto. 

E’ la
vecchia casa di Leonardo Sciascia a ridosso della Chiesa del Monte e del Teatro
che lo scrittore era solito frequentare negli anni in cui, maestro elementare
scrisse i suoi primi libri. Dentro la Casa-museo è cambiato ben poco.

Pippo Di
Falco che l’ha acquistata ha cercato di mantenere, su suggerimento delle figlie
di Sciascia, perfino le suppellettili, mentre la pavimentazione, i lampadari,
l’arredo della stanza delle figlie, molti armadi e decine di libri dello scrittore
sono stati recuperati insieme a fascicoli di riviste dove fa bella mostra anche
il settimanale L’Amico del Popolo con ancora la “manchette” dell’invio per
posta.

Ma appena entrati nella casa Museo balza agli occhi un poderoso acrilico di cm. 140 per 180 che raffigura Sciascia, opera dell’artista siciliano Andrea Vizzini, originario di Grotte, che conobbe lo scrittore racalmutese in anni lontani. Il titolo dell’opera si rifà a uno degli scritti più famosi di Sciascia, “Todo modo” che fu poi  portato sugli schermi cinematografici da Elio Petri, Il tal modo, la “Casa delle zie” inserita, nel 2014, nella Carta regionale dei luoghi della Memoria e dell’Identità siciliana, si abbellisce di una ulteriore icona sciasciana molto apprezzata dai visitatori in occasione di questa inaugurazione che ha visto la presenza del massimo biografo di Sciascia, lo scrittore e giornalista Matteo Collura, autore di quel “Maestro di Regalpetra” che “La Nave di Teseo” ha voluto rieditare per questo trentennale dalla morte di Sciascia.

Credo che questa iniziativa – ci dice Collura
sia utilissima. Recuperare questa casa
e lasciarla alla fruizione di chi ha amato Sciascia o di chi lo legge e lo
studia, è veramente benemerito. La cosa che più mi ha fatto piacere è notare
questo atteggiamento, questa forma di volontariato da parte di chi gestisce
la  casa e che fa onore al paese e alla
cultura di questo territorio. Il volontariato riesce a penetrare in ambiti dove
le istituzioni non riescono. Veramente una iniziativa che vede in me un
sostenitore convinto”.

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