Chiede soldi per la restituzione di alcuni documenti che aveva sottratto poco prima ad un giovane ma, al momento della consegna del denaro, ad attenderlo c’erano i carabinieri della stazione di Raffadali che lo hanno arrestato in flagranza di reato. Adesso Muhammad Hanif Ussain deve rispondere di estorsione. 

La vicenda si sviluppa in brevissimo tempo: un ragazzo si presenta alla stazione dei carabinieri di Raffadali denunciando la sottrazione di alcuni effetti personali e documenti con contestuale richiesta di soldi per averli indietro. Il giovane, molto preciso nella ricostruzione, oltre ad indicare Muhammad Hanif quale responsabile delle richieste di denaro individua un secondo soggetto – Salvatore Russo, residente a Raffadali – quale custode della merce rubata. 

Ed in effetti, subito dopo l’arresto in flagranza, i carabinieri si presentano a casa di Russo con l’intento di perquisire l’abitazione ma lo stesso consegna spontaneamente il borsone “incriminato” dicendo di averlo ricevuto dall’arrestato in custodia dopo un incendio che aveva danneggiata la sua abitazione. All’interno del borsone vi erano anche gli effetti personali della vittima a cui sono stati restituiti.