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Ritardi nelle terapie oncologiche, disagi a Sciacca

Deputato regionale Pace: "Fatto gravissimo"

Pubblicato 2 settimane fa

“Da due giorni i pazienti del reparto di Oncologia dell’ospedale di Sciacca subiscono gravissimi, imperdonabili ritardi legati alla preparazione dei farmaci per le cure loro riservate”. Lo denuncia il deputato regionale e capogruppo della Democrazia cristiana all’Ars Carmelo Pace. Il quale ha appreso che, a causa del malfunzionamento della cosiddetta “camera bianca”, nella quale vengono preparate le chemioterapie, gli addetti sono costretti a raggiungere il “San Giovanni di Dio” di Agrigento per potere preparare, in tutta sicurezza, questi farmaci salvavita. Il primario del reparto di Oncologia ha regolarmente segnalato alla direzione dell’Asp la necessità di risolvere al più presto possibile il problema in questione. “Nel tardo pomeriggio di oggi i farmaci non erano ancora arrivati, e ci sono pazienti e famiglie che attendono da stamattina di essere sottoposti alla seduta di chemioterapia. Questa non è buona sanità”, conclude il parlamentare. Il quale ha chiesto alla direzione generale e a quella sanitaria del “Giovanni Paolo II” di Sciacca una soluzione tempestiva nell’interesse di pazienti già particolarmente fragili e vulnerabili. 

LA REPLICA DELL’ASP DI AGRIGENTO

Arriva una secca smentita da parte del direttore sanitario di presidio dell’ospedale di Sciacca, Ignazio Galizia, a quelli che sono stati definiti “inaccettabili disservizi” dall’onorevole Carmelo Pacienella gestione del guasto tecnico che ha interessato la camera bianca per la preparazione dei farmaci antiblastici presso il nosocomio saccense. “Nella giornata di ieri, improvvisamente – commenta il dottor Galizia – si è verificato un guasto tecnico, dovuto allagamento non prevedibile, presso la camera bianca della farmacia del presidio sanitario di Sciacca ma subito la direzione sanitaria è intervenuta spostando il confezionamento dei farmaci antiblastici presso la camera bianca della farmacia del presidio ospedaliero San Giovanni di Dio di Agrigento. Contemporaneamente il dottor Domenico Santangelo, responsabile della unità operativa di oncologia dell’ospedale di Sciacca, seppur in congedo ordinario, è rientrato in servizio per coordinare il tutto e per non far mancare la somministrazione della terapia ai pazienti oncologici (si ricorda che tale terapia deve essere confezionata in ambienti idonei e sterili). La direzione sanitaria è intervenuta insieme all’equipe tecnica per l’immediata riparazione del guasto accidentale e per far tornare alla normalità, nel più breve tempo possibile, la fruizione del servizio. Non vi sono stati né ritardi nell’affrontare tale crisi né inaccettabili disservizi dovuti a presunte nostre mancanze ma, ribadisco, che, grazie all’immediato e compartecipato intervento delle parti interessate, si è potuto far fronte all’improvvisa crisi anche se tale avvenimento creerà disagi per pochi giorni ancora. Concludo affermando che, a differenza di quanto evidenziato, si è provveduto con un’immediata risposta operativa alla segnalazione della responsabile dell’unità operativa di farmacia del presidio di Sciacca”. Le parole del direttore dell’ospedale trovano peraltro conferma in quello che comunica anche il dottor Domenico Santangelo, responsabile della unità operativa di oncologia dell’ospedale di Sciacca: “Seppur con i disagi dovuti all’allagamento della camera bianca, le terapie nei giorni 14 15 aprile sono state garantite e allestite presso l’Unità Farmaci Antiblastici di Agrigento. Nessuna terapia verrà dunque rinviata o rimodulata senza una comunicazione ufficiale”. La Direzione strategica ASP, nel confermare che nessun trattamento è stato rinviato, ha espresso parole di elogio nei confronti dei sanitari delle camere bianche di Agrigento e Sciacca per gli sforzi compiuti per assicurare la continuità del servizio, per il direttore di presidio Ignazio Galizia ed il responsabile del reparto di oncologia di Sciacca, Domenico Santangelo, oltre che per gli operatori del Servizio Tecnico ASP.

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