Boom di turisti a Racalmuto, Guagliano: “in paese i diversamente abili non sono ben accetti”
In molti monumenti e siti culturali mancano i bagni per i disabili, non funzionano gli ascensori e mancano gli scivoli
Boom di turisti a Racalmuto per visitare monumenti e siti culturali del paese di Leonardo Sciascia. Soddisfatti l’amministrazione comunale, e anche l’onorevole Marchetta che ha incontrato i turisti alla Fondazione Sciascia. Ma c’è qualcosa che manca come i servizi per i disabili.
“Racalmuto non è un paese per i disabili”, dichiara l’ex assessore Giuseppe Guagliano. “Proviamo ad immaginare che tra questi vi siano delle persone diversamente abili che si muovono, comé ovvio, in carrozzina, partendo dal Castello Chiaramonte, passando al Teatro Regina Margherita, proseguendo il tour dall’ex convento che ospita il Comune alla scuola Media Pietro D’Asaro e alla Generale Macaluso per concludere la visita alla fondazione Sciascia, constatiamo che non esistono bagni per disabili, gli ascensori non sono funzionanti, e per di più molte strutture non hanno le rampette telescopiche. Neppure tra i bar o esercizi pubblici vicini, non si trova nessun bagno fruibile ai disabili”, continua Guagliano in una lunga nota su facebook.
Ne siamo testimoni di questi problemi: l’ultimo caso si è verificato in occasione di un evento al teatro, dove si parlava di inclusione, e un un giovane ragazzo in sedia a rotelle ha dovuto chiedere aiuto per accedere alla struttura perchè mancava lo scivolo. Problema posto all’attenzione del primo cittadino Vincenzo Maniglia.
“Racalmuto è un paese poco civile, dove i diversamente abili non sono ben accetti”, continua l’ex assessore. Negli ultimi 4 anni sono stati spesi piú di 3 ml di € del bilancio per investimenti. Solo al cimitero, dopo una denuncia, è stato fatto il bagno disabili. Il vice sindaco titolare dei servizi sociali non ha mai pensato che potesse esistere questo problema, evidentemente non é una tematica da cui gli può derivare consenso elettorale.Un ulteriore motivo questo per cui si dovrebbe dimettere, o per cui il Sindaco dovrebbe togliergli la delega assessoriale”, ha concluso Guagliano.