Ravanusa

Il viceministro Cancelleri punta i riflettori sulla diga Gibbesi

Si è  svolto a Roma al  ministero delle infrastrutture e dei trasporti, su iniziativa del viceministro Giancarlo Cancelleri, un incontro per discutere in merito alle problematiche della diga Gibbesi.   All’incontro che è stato anche sollecitato dal Comune di Licata e dal Comune di Ravanusa hanno preso parte  il sindaco Carmelo D’Angelo, con l’assessore ai Lavori Pubblici Guido Muratore, l’assessore ai  Lavori Pubblici  del Comune di Licata, Carmelo Castiglione,  con  il dirigente  dell’area tecnica ing. Vincenzo  Ortega,  il sindaco  di  Riesi,  Salvatore  Chiantia,  il sindaco  di  Sommatino,  […]

Pubblicato 5 anni fa

Si è  svolto a Roma al  ministero delle infrastrutture e dei trasporti, su iniziativa del viceministro Giancarlo Cancelleri, un incontro per discutere in merito alle problematiche della diga Gibbesi.  

All’incontro che è stato anche sollecitato dal Comune di Licata e dal Comune di Ravanusa hanno preso parte  il sindaco Carmelo D’Angelo, con l’assessore ai Lavori Pubblici Guido Muratore, l’assessore ai  Lavori Pubblici  del Comune di Licata, Carmelo Castiglione,  con  il dirigente  dell’area tecnica ing. Vincenzo  Ortega,  il sindaco  di  Riesi,  Salvatore  Chiantia,  il sindaco  di  Sommatino,  Elisa  Carbone.  All’incontro  erano  presenti anche l’ingegner Angelica Catalano, direttore generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed  elettriche  del  MIT,  il  dottor  Emilio  Gatto,  direttore  generale  del  ministero  delle  politiche  agricole,  l’ing.  Claudio  Scaffidi,  capo  della  programmazione  dello  sviluppo  rurale  del  Ministero  dell’Agricoltura  e  per  la  Regione Siciliana, l’ing. Antonino Margagliotta e l’ing. Gerlando Ginex del Dipartimento Acqua e Rifiuti.  

La prima questione che è stata posta riguarda l’invasamento della stessa diga.  La Direzione Generale per le Dighe, che è l’Ente proprietario, aveva messo già a disposizione della Regione Siciliana, ente concessionario, gestore e soggetto concedente, circa un milione di euro nel 2017 per verificare lo stato di consistenza e dello sbarramento della stessa Diga.   La Regione Siciliana si è adoperata per un progetto per l’affidamento dei servizi di ingegneria relativi allo  studio  di  rivalutazione  sismica  delle  opere  strutturali  dell’impianto,  alla  progettazione  esecutiva  della  manutenzione  straordinaria  della  strada  di  collegamento  casa  di guardia ‐ pozzo paratoie, allo studio  interpretativo e alla progettazione esecutiva del riefficientamento della strumentazione di monitoraggio e  controllo  della stessa  Diga.  Le  operazioni  di  gara, secondo  quanto riferito  al tavolo tecnico,  nonostante  siano passati quasi tre anni, si sono concluse ma non si può procedere all’affidamento fin quando la  ragioneria centrale della Regione Siciliana non provvederà a scrivere le somme in bilancio e consentire la  stipula del contratto.  

I  Sindaci  presenti,  al termine  della riunione,  hanno  già  concordato  di richiedere  un  incontro  al  governo  regionale per accelerare l’iter che possa consentire la stipula del contratto in modo da arrivare già nel 2021 ad avere il quadro chiaro degli interventi necessari.   Su  sollecitazione  del  viceministro,  Giancarlo  Cancelleri,  infatti,  la  Direzione  Generale  per  le  dighe  e  le  infrastrutture idriche ha già dato la disponibilità di finanziare altre opere con economie derivanti  da altri  interventi.  

Al termine dell’incontro il Sindaco Carmelo D’Angelo, a nome di tutti gli amministratori, ha espresso viva  soddisfazione per  le risultanze  del  tavolo  tecnico  e  per  l’impegno del  vice  ministro  Cancelleri. 

“Ringrazio  il  viceministro  ed  Angelo  Cambiano, ha  dichiarato  il  primo  cittadino  di  Ravanusa, per  avere  voluto accendere i riflettori su questa decennale questione e per la disponibilità mostrata anche dai dirigenti  per addivenire ad una  soluzione  per  invasare  la  Diga  Gibbesi  che  risolverebbe  il  problema  di  molti  agricoltori  ed  imprese  agricole del nostro territorio. L’auspicio, ha  concluso D’Angelo, è quello di  riuscire a riempire la diga entro i prossimi due anni”.  

A conclusione dell’incontro il dottore Angelo Cambiano ed il Direttore generale del ministero delle politiche  agricole,  dott.  Emilio  Gatto,  hanno  prospettato  la  possibilità  di  inserire  il  finanziamento  del  progetto  di  canalizzazione con le risorse derivanti dal Recovery plane nel quinquennio 2023‐2025.  

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