Questo romanzo ha inizio con un antico segreto che un padre consegna nelle mani della figlia diciottenne.

Noria  è nata in una famiglia di maestri del tè, e sa che è giunto il momento di apprenderne i riti e le tradizioni. Sa anche che nel mondo in cui l’umanità si è costretta a vivere un futuro non lontano in cui la terra è soltanto un arido paesaggio bruciato dal sole.

Solo i maestri del tè conoscono l’ubicazione di sorgenti segrete d’acqua; sorgenti sconosciute perfino al regime del Nuovo Qion, che domina l’Unione Scandinava e ne amministra con la violenza le poche risorse rimaste.

Ma i segreti non restano tali a lungo. E Noria, dopo la morte del padre, quando ormai il regime sospetta di lei e dei suoi, si troverà costretta a scegliere si conservare quel segreto, o tradire la sua famiglia e perdere tutto ciò che le generazioni passate le hanno trasmesso.

Un racconto di formazione dai toni intimisti e lirici, una riflessione sulla memoria e sulla responsabilità. L’azione lascia spazio all’esplorazione degli stati d’animo di Noria, alle valenze simboliche della cerimonia del tè.

Un romanzo, ambientato in un futuro, tratto del bene primario per l’umanità: l’acqua. A distanza di un numero imprecisato di secoli, o forse ancora di più, la Terra è stravolta dai cambiamenti ambientali e la stessa Finlandia, luogo in cui è ambientata la storia, si ritrova a fare i conti con temperature sempre più calde, da aver provocato il quasi totale scioglimento della calotta artica, causando l’innalzamento dei mari.

Un racconto dai tratti distopici e, in parte fantascientifici, pone l’accento su valori importanti sia a livello pratico che umano.

La protagonista ci presenta caratteristiche positive: la lealtà, il coraggio, l’onestà e la capacità di rinuncia la rendono molto più matura della sua età e ne fanno un personaggio gradito ed amato dai lettori. Consigliato !