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Woody Allen e la filosofia di M. T. Conard & A.J. Skoble

di Letizia Bilella

Pubblicato 2 anni fa

Quindici studiosi prendono in esame gli aspetti filosofici del cinema del grande Maestro, analizzandoli in una serie di saggi di assoluto interesse. Un viaggio nel mondo di un cineasta che è riuscito, attraverso il suo umorismo, a instillare domande filosofiche nella mente di milioni di persone.

Tanti riferimenti alla filosofia sono contenuti in ognuno dei suoi film; una continua ricerca di un pensiero lontano dalla superficialità anche quando vengono trattati argomenti apparentemente umoristici.

Woody Allen: il suo saper mettere tutto se stesso in un film, il suo mettere in bocca citazioni raffinate, intellettuali e snob a gran parte dei protagonisti delle sue opere; uno dei più grandi cantori della città di New York.

Gli autori mettono assieme una folta schiera di filosofi americani, affidando loro dei saggi per un’analisi dell’autore americano. Non è filosofia spicciola, quanto un approccio disincantato alla materia, con un pensiero rivolto al cinema quale mezzo di comunicazione di massa.

I suoi libri e i suoi film possono essere compresi fino in fondo solo da chi ha più che i rudimenti da filosofia, letteratura americana ed europea.

La filosofia non è solo messa in bocca ai protagonisti dei suoi film, ma è insita nelle pellicole in ogni fotogramma.

Il libro è diviso in tre parti: la prima, esplora dei temi più ricorrenti all’interno dell’opera, la moralità e il senso della vita; la seconda parte, contiene saggi che analizzano gli aspetti filosoficamente più significativi delle tecniche di Woody Allen come scrittore e regista. A conclusione, cinque saggi che analizzano cinque pellicole da un punto di vista filosofico, etico e morale.

Uno speciale  documentario sul cineasta, scritto nero su bianco.

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