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Reddito di Cittadinanza: a Sciacca 3 Navigator e nessun posto di lavoro

Che ci sia qualcosa che non stia funzionando adeguatamente nel sistema del Reddito di Cittadinanza è ormai opinione consolidata. Non appena si entra in un Centro per l’Impiego si ha, però, una visione più completa del problema. Per questo motivo oggi mi sono recato al Centro per l’Impiego di Sciacca, che ha competenza anche su […]

Pubblicato 4 anni fa

Che ci sia qualcosa che non stia funzionando adeguatamente nel sistema del Reddito di Cittadinanza è ormai opinione consolidata. Non appena si entra in un Centro per l’Impiego si ha, però, una visione più completa del problema. Per questo motivo oggi mi sono recato al Centro per l’Impiego di Sciacca, che ha competenza anche su Caltabellotta, per capire meglio come sta funzionando sul territorio il Reddito di Cittadinanza. Ed è lì che ho incontrato il Dirigente dell’ufficio, Mario Graffeo, il Responsabile dello Sportello, Piero Mazzocchio, e 3 Navigator, uno di Agrigento di 36 anni, e due più giovani di Sciacca, di 27 e 25 anni. A questi ultimi, attualmente ancora affiancati dai tutor, il difficile compito di guidare i percettori del Reddito di Cittadinanza nei meandri della normativa di riferimento e, soprattutto, cercare per loro, in una terra difficile come la Sicilia, un posto di lavoro. Il Centro per l’Impiego di Sciacca e Caltabellotta sta seguendo 543 pratiche, che fanno riferimento al nucleo familiare, per un numero complessivo di 1167 persone assistite. Questi dati sono aggiornati a giugno 2019 mentre il Reddito di Cittadinanza è scattato per molti degli assistiti fin dallo scorso mese di aprile. Siamo già a fine novembre ma ancora nemmeno si parla di proposte di lavoro. Il Centro per l’Impiego dice di aver convocato ed incontrato circa il 60% di queste 1167 persone. Molte di loro non si sono nemmeno presentate per la presa in carico. In ogni caso, ad oggi, sono stati sottoscritti solo 259 “Patti di servizio”. Si tratta, in sostanza del primo contatto con il beneficiario del reddito di cittadinanza che viene messo al corrente delle procedure necessarie e invitato a dichiarare le proprie competenze o aspirazioni. In questo stadio il soggetto disoccupato indica 3 qualifiche già acquisite o a cui ambire. Pertanto, ad oggi, a distanza di circa 8 mesi dall’inizio della corresponsione del Reddito di Cittadinanza, il Centro per l’Impiego di Sciacca non ha fatto alcun avviamento al lavoro. Ci è stato spiegato, tra l’altro, che dal 1991 non vi è più l’obbligo per i datori di lavoro di reclutare il proprio personale tramite l’Ufficio del Lavoro o, come si chiama adesso, Centro per l’Impiego. Insomma, l’imprenditore è libero di trovare i propri dipendenti con le modalità che più gli aggradano. Ai Centri per l’Impiego sono rimaste funzioni complementari come la gestione delle pratiche di disoccupazione e i progetti formativi. I Navigator, quindi, dovranno solo aiutare i percettori del reddito di cittadinanza a trovare sulla piattaforma “MyAnpal” le offerte di lavoro che verranno presentate dagli imprenditori di ogni parte d’Italia che lo riterranno opportuno. Al momento, però, a Sciacca non si è ancora arrivati a questo stadio. Essendo stata prevista una durata massima di 18 mesi per il Reddito di Cittadinanza, restano ancora 10 mesi a disposizione per trovare lavoro almeno a queste 259 persone che si sono presentate al primo colloquio. Ma il percorso è lungo, insidioso e pieno di ostacoli. Ci sono ottime possibilità che il periodo di 18 mesi possa scadere senza che nessuno dei percettori del Reddito di Cittadinanza riesca a ricevere una sola offerta di lavoro. O meglio, a Sciacca 3 posti di lavoro sono stati garantiti: quelli dei Navigator!

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