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“Terme di Sciacca chiuse da 9 anni”, la città si mobilita e scende in piazza (ft)

Oggi Sciacca scende in piazza nel giorno del 9º anniversario dalla chiusura delle Terme

Pubblicato 2 mesi fa

Il Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca ha organizzato oggi una Giornata Civica di Mobilitazione Popolare, giorno in cui ricorre il nono anniversario dalla chiusura delle Terme di Sciacca, “messa in atto dalla Regione il 6 Marzo del 2015”.

In tanti sono scesi in piazza, un numero ben oltre le aspettative degli organizzatori: studenti, organizzazioni di categoria (pesca agricoltura commercio ed le artigianato), sindacati, club service, associazioni di volontariato, culturali e sportive, liberi professionisti, operai ed impiegati, semplici cittadini, tutti sono scesi oggi in Piazza per chiedere alla Politica Regionale, pur presente con alcuni deputati del territorio, di valorizzare finalmente e concretamente un patrimonio idrotermale con caratteristiche terapeutiche e storico-naturalistiche uniche al Mondo, fermo da ben 9 anni.

“Un primo passo, quello della città di Sciacca, che non arresterà alla manifestazione odierna la sua azione di protesta, ma andrà avanti con sollecitazioni e contributi propositivi fino al raggiungimento dell’obiettivo di recupero del patrimonio e di ripresa delle attività termali”, dichiara il comitato pro-termale. “Un patrimonio termale che ha proprietà terapeutiche naturali uniche al mondo, che dovrebbe essere veicolo di ricchezza e di turismo lungo tutto l’arco dell’anno non può vivere nell’ abbandono, nell’incuria e nel degrado, con i lucchetti ai cancelli – dice Nino Porrello, portavoce del comitato – Tante occasioni perse di sviluppo, economia, benessere e occupazione, di fatto negati alla città e all’intero territorio. Soldi persi e soldi spesi male, ma oggi dobbiamo riaccendere le terme”, dice il Comitato.

 Ieri il presidente della Regione Renato Schifani ha presieduto un tavolo tecnico, con i dirigenti regionali competenti, nel corso del quale è stato deciso di finanziare con il Fondo Sviluppo e Coesione gli interventi di ristrutturazione ed ammodernamento delle Terme di Sciacca ed Acireale, con l’obiettivo finale di coinvolgere imprenditori privati a cui affidare la gestione. “La straordinaria partecipazione popolare alla manifestazione di oggi sta inducendo la Regione ad occuparsi di un tema che fino ad oggi non è stato all’ordine del giorno”, ha detto il sindaco Termine.

Alla manifestazione ha partecipato il deputato regionale Michele Catanzaro che da anni si batte per la riapertura delle terme. “Dopo anni di promesse non mantenute e di assenza di programmazione prendiamo atto della volonta’ manifestata dal presidente Schifani ma non possiamo non osservare che ci sembra un film gia’ visto: anche il suo predecessore Musumeci, poco prima della marcia del 2021 da Sciacca fino alla sede dela Regione, aveva sbandierato l’impegno per rilanciare il settore termale in Sicilia, ma ogni intervento si e’ poi rivelato pura propaganda”. “Il presidente Schifani dia adesso seguito alla volonta’ espressa in occasione del tavolo tecnico tenutosi nelle scorse ore alla Regione e non ripeta gli errori del suo predecessore, convochi anche i Comuni di Sciacca ed Acireale e disponga un reale cronoprogramma di azioni per dare risposte alle migliaia di persone che oggi, come pochi mesi fa con l’ospedale, a Sciacca sono scese in piazza per contestare l’immobilismo delle autorita’ regionali su temi di grande rilevanza sociale, culturale ed economica”, ha detto a margine della manifestazione il capogruppo del Pd all’Ars Catanzaro.

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