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Terme di Sciacca, le proposte di Mangiacavallo (vd)

Questa mattina l’onorevole Matteo Mangiacavallo ha tenuto una conferenza stampa per presentare il risultato di un incontro avuto con l’Assessore Armao sulle terme di Sciacca. Il deputato del Movimento 5 Stelle ha avanzato tre proposte: che il complesso San Francesco resti alla città; che venga escluso il regime di monopolio della concessione delle acque termali; […]

Pubblicato 5 anni fa

Questa mattina l’onorevole Matteo Mangiacavallo ha tenuto una conferenza stampa per presentare il risultato di un incontro avuto con l’Assessore Armao sulle terme di Sciacca.

Il deputato del Movimento 5 Stelle ha avanzato tre proposte: che il complesso San Francesco resti alla città; che venga escluso il regime di monopolio della concessione delle acque termali; che le stufe sul monte Kronio vengano incluse nel bando. Mangiacavallo ha dichiarato, nel corso della conferenza stampa, che, con un altro Sindaco diverso dall’attuale, avrebbe preferito continuare la sua azione politica per favorire l’attivazione della concessione dei beni termali al Comune di Sciacca. “Il Sindaco Valenti non ha compreso – ha dichiarato Mangiacavallo – che per la regione le terme di Sciacca continuano a rappresentare solo una palla al piede di cui liberarsi prima possibile. Se il Comune fosse stato amministrato da un Sindaco più determinato e deciso ad assumere in proprio tutta la gestione della vicenda termale, avremmo visto altri risultati. Così, purtroppo, non è stato!” Interessanti anche le valutazioni dell’esponente del Movimento 5 Stelle sulla vicenda del complesso termale sul Monte San Calogero composto da due alberghi e dalle stufe vaporose naturali. Mangiacavallo ha avuto riferito dai tenici della regione che tra i motivi che hanno portato all’esclusione di questi beni dal bando di gara che si sta preparando c’è anche la mancanza del collaudo degli alberghi che necessiterebbero anche di interventi di ristrutturazione sui solai del terzo e del quarto piano, per una spesa che ammonterebbe a circa 200 mila euro.

L’intervista

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