Sanità’, in Sicilia arriva il “cuore in 3D”: è il primo nel Sud
Un importante passo in avanti nella diagnosi e nel trattamento delle aritmie cardiache complesse
L’Ospedale Arnas Civico di Palermo e’ il primo nel Sud Italia, e tra i primi in Italia, ad adottare una tecnologia che, mediante la visualizzazione 3D delle strutture del cuore e una nuova modalita’ di registrazione del segnale cardiaco, sta contribuendo a realizzare un importante passo in avanti nella diagnosi e nel trattamento delle aritmie cardiache complesse. “Negli ultimi decenni le aritmie sono diventate tra i piu’ rilevanti problemi di salute pubblica dei paesi occidentali, arrivando a colpire piu’ del 5% della popolazione”, spiega Giuseppe Sgarito, responsabile del Laboratorio di Elettrofisiologia de presidente regionale Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione. “Il nostro centro, quale polo aritmologico di riferimento regionale, adotta da tempo soluzioni tecnologiche innovative al fine di mappare e trattare in maniera efficace e sicura le anomalie del battito del cuore”.
L’EnSite X EP System di Abbott permette di realizzare un modello anatomico tridimensionale del cuore consentendo la visualizzazione in tempo reale dell’attivita’ elettrica e di utilizzare una nuova modalita’ di lettura del segnale cardiaco, il mappaggio onnipolare, per riprodurre con esattezza l’attivita’ elettrica del paziente senza che questa informazione sia impattata da fattori esterni. Si tratta di un sistema per il mappaggio 3D che offre delle prospettive nuove, finora mai esplorate, e che rappresenta dunque un importante progresso nella diagnosi clinica e nel trattamento delle aritmie cardiache. “Il reparto di cardiologia dell’Ospedale Arnas Civico di Palermo“, continua Sgarito, “e’ fra i primi centri in Italia e tra i pochi in Europa ad aver seguito la fase di lancio e le prime esperienze di utilizzo di questo nuovo sistema di mappaggio virtuale che si contraddistingue soprattutto per l’elevata accuratezza negli interventi di ablazione delle aritmie complesse, come ad esempio la Fibrillazione Atriale e la Tachicardia Ventricolare. Si tratta in sostanza di una ricostruzione computerizzata dell’anatomia del cuore in grado di creare in modo veloce e preciso mappe ad altissima densita’ che consentono di individuare percorsi di cura personalizzati per i pazienti”.
L’EnSite X, in combinazione con cateteri mappanti ad alta densita’, consente inoltre di ottenere informazioni finora non disponibili su un sistema di mappaggio 3D: tramite questa tecnologia, infatti, l’elettrofisiologo puo’ conoscere la velocita’ di conduzione all’interno della camera cardiaca del paziente e sapere con esattezza la direzione di attivazione elettrica. Si tratta di informazioni cruciali per conoscere con precisione le aree piu’ critiche da trattare nelle aritmie complesse. “Grazie a questa tecnologia, di cui siamo precursori in Italia, oggi possiamo visualizzare una mappa tridimensionale ad alta risoluzione del cuore e avere informazioni in tempo reale sulle aree responsabili dell’aritmia, migliorando la qualita’ e la durata delle procedure di ablazione con un tasso di successo piu’ elevato a beneficio dei pazienti”, aggiunge Sergio Conti che, insieme ai dottori Gregory Dendramis, Umberto Giordano e Vito Pinto, completa l’equipe del Laboratorio di Elettrofisiologia della UOC Cardiologia, attualmente diretta da Francesco Talarico. “Una conferma del costante impegno del nostro Centro nell’erogare prestazioni innovative ad alta specializzazione su pazienti complessi con problemi cardio-vascolari e affetti da patologie ad alto impatto clinico e sociale”, conclude il direttore generale dell’Arnas Civico di Palermo, Roberto Colletti. Il trattamento ablativo delle aritmie cardiache, complesse e non, e’ in costante crescita negli ultimi anni. In Italia, ogni anno, vengono eseguiti circa 20 mila interventi di ablazione, di cui quasi un migliaio in Sicilia. Disporre di una tecnologia precisa e all’avanguardia e’ dunque fondamentale per ottenere risultati solidi e riproducibili.