Turismo in Sicilia, Messina: “sorpasso presenze straniere segnale importante”
In estate previste 211,2 mln presenze, maggioranza stranieri
“I dati confermano la resilienza del turismo italiano, capace di crescere ancora nonostante un contesto complesso e competitivo. Il sorpasso delle presenze straniere è un segnale importante, che testimonia l’attrattività internazionale del nostro Paese, ma anche la necessità di rafforzare il posizionamento dell’Italia nel mercato globale”. Ha ha dichiarato Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti, commentando i risultati relativi al Ponte del 2 giugno forniti dall’associazione sulla base dell’indagine condotta per l’associazione da CST – Centro Studi Turistici di Firenze.
Secondo le stime di CST per Assoturismo, infatti, gli ospiti internazionali dovrebbero generare circa 107,6 milioni presenze (+1,5%), contro le 103,6 milioni degli italiani (+0,5%). La quota estera raggiunge cosi’ il 51% del totale, confermando il progressivo spostamento dell’asse del turismo verso i mercati internazionali. Le imprese ricettive segnalano un incremento delle prenotazioni soprattutto da parte dei turisti europei, in particolare da Germania, Francia, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Austria, Polonia e Spagna. In lieve flessione, invece, i flussi da Australia e Cina, a causa del contesto economico e geopolitico. In rallentamento, dopo un lungo periodo di crescita, la domanda USA. Recuperano gli alberghi. Dal punto di vista dell’offerta, questa estate sara’ il comparto alberghiero a mostrare le performance migliori: +1,4% di presenze nel trimestre estivo, grazie a una crescita del +2,2% della clientela straniera e del +0,7% di quella italiana. Un balzo in avanti che gli permette di recuperare il terreno perduto rispetto all’extralberghiero, per il quale tra giugno e agosto e’ attesa una dinamica piu’ contenuta, con un +0,4% complessivo (+0,6% stranieri, +0,1% italiani), ma che ha dominato i primi cinque mesi dell’anno.
” La concorrenza delle destinazioni low-cost del Mediterraneo, in particolare per il turismo balneare, e’ forte e rischia di pesare sempre di piu'”. Per Messina la risposta “non puo’ essere una gara al ribasso sui prezzi, ma un investimento continuo nella qualita’ dell’offerta: non solo quella delle strutture ricettive, ma dell’intero sistema dell’accoglienza, dei servizi, delle infrastrutture, della promozione e della cura del territorio. Sarebbe opportuno – aggiunge – anche rivedere il sistema di oneri fiscali che gravano sui turisti che vengono in Italia, dall’imposta di soggiorno ad un’IVA sui prodotti turistici piu’ alta di nostri molti competitor. Solo cosi’ possiamo affrontare con successo le sfide che ci attendono e consolidare in modo duraturo uno dei comparti piu’ vitali della nostra economia”.