Società

Porcellum  sta  a  Rosatellum come Caligola sta  al suo cavallo

Diego Romeo e Paolo Cilona conversano nella “Sicilia agrigentina”

Pubblicato 2 anni fa

Un convegno che si svolgerà l’11 novembre al circolo Empedocleo tratterà il tema della abolizione dell’attuale legge elettorale che ha già arrecato seri danni alla democrazia.

“Il convegno ha un solo obiettivo quello di rappresentare il profondo disagio degli italiani in forza di una legge elettorale che impedisce di esprimere il voto di preferenza. In questo caso non è il popolo sovrano a scegliere liberamente i deputati ma le segreterie dei partiti. Questa imposizione ha di fatto allontanato gli italiani dai seggi elettorali. Allora il convegno intende richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica perché il neo Parlamento prenda coscienza e conoscenza della necessità di approvare una nuova legge elettorale che tuteli il diritto del cittadino di esprimere il voto di preferenza. Il titolo del Convegno al riguardo è assai significativo: Porcellum sta a Rosatellum come Caligola sta al suo cavallo”.

Il presidente Mattarella sarà certamente molto accorto a firmare decreti legge come quello che prende le mosse dal rave party per arrivare a ben altro.

“Si tratta di una norma perniciosa per la democrazia in quanto è rivolta a spazzare via ogni forma di contestazione democratica. È un bavaglio al dissenso, che riguarderà  operai, studenti,  scioperanti. Il provvedimento adottato dal Consiglio dei ministri  è da ritenere come una prova d’autore per dire agli italiani di stare buoni e mansueti e di non creare problemi di sorta. È cominciato il percorso per uno Stato di polizia. C’è in questo una volontà esplicita da parte della Destra”.

I medici, soprattutto, non dovrebbero fare parte di organismi esterni che di solito in questi tempi post-Covid non semplificano i problemi dell’attesa per le visite mediche anzi accrescono i problemi economici alle famiglie.

Bisogna con urgenza porre attenzione il problema da te sollevato che non riguarda solo i medici ma tutti i professionisti e dirigenti della pubblica amministrazione (comunale, provinciale, regionale e statale). Lo Stato dovrebbe emanare una legge che vieti, per fare un esempio, ai medici ospedalieri, agli avvocati, agli ingegneri, ecc. di aprire studi privati o di svolgere attività lavorativa in altri centri esterni. Questa incompatibilità lavorativa favorirebbe di certo il Servizio sanitario nazionale e le pubbliche amministrazioni”.

Gran rumoreggiare su Agrigento “città della cultura”. Ci si dimentica (o si sottovaluta) quello che hanno scritto i viaggiatori del gran tour tra Ottocento e Novecento.

“Bastava inviare al Ministero della Cultura il lungo  elenco dei viaggiatori che hanno avuto il privilegio di visitare Agrigento e che hanno lasciato come pegno d’amore, frasi, pensieri, resoconti, articoli, annotazioni, illustrazioni e tante meravigliose pagine. Parlo di uomini come  Goethe, De Maupassant, Dumas,  Swinburg, Munter, Houel, De Forbi, Seume, Brydone e tantissimi altri”.

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