Niente di nuovo sotto il sole. Il campionato di Eccellenza continua a rimanere in stand-by in attesa che si decida qualcosa per il futuro. Da settimane si susseguono incontri virtuali e telefonate, si annunciano provvedimenti, si pensa a riprogrammare allenamenti collettivi, si immaginano protocolli anti Covid – che peraltro esistono già per altre categorie e discipline – ma non si muove foglia. Roba da mettere in crisi persino Giobbe e la sua proverbiale pazienza.

“Credo che ormai dovremmo essere vicini alla soluzione – afferma Ernesto Russello, direttore sportivo dell’Akragas -. Il problema è molto ampio perché la ripartenza si prevede non uniforme. Alcuni comitati regionali avrebbero preso in seria considerazione l’idea di disputare soltanto il girone di andata. Il che significa che si giocherebbe non prima di aprile per disputare le partite che ci separano dal giro di boa. Ma non è una soluzione gradita a tutti. Per la Sicilia, per esempio, si dovrebbe riprendere e giocare fino alla fine del torneo. Noi siamo d’accordo con questa linea. Purtroppo, però – prosegue Russello – ci sono molti presidenti che non hanno alcuna intenzione di riprendere. Molti hanno dato il “rompete le righe” non appena ci si è fermati e adesso non hanno più giocatori a disposizione. In una stagione già molto complicata, queste posizioni rischiano di falsare ulteriormente un campionato anomalo”.

Una situazione che appare molto confusa e che forse inizierà a intravedere qualche spiraglio, dopo l’elezione del presidente nazionale della Lega. “Qualunque cosa verrà decisa – ha aggiunto Russello -, abbiamo capito che, visti i precedenti, dovremo lottare dal primo minuto di gioco per conquistare la vetta della classifica e rimanerci il più a lungo possibile. Infatti, qualora il campionato dovesse fermarsi per qualunque ragione, appare chiaro che, come accaduto lo scorso anno, la prima in classifica andrebbe in serie D. E’ l’unico vero obiettivo che noi cercheremo di conquistare” ha concluso.