“Il tempo è scaduto, adesso ci diano le date della ripresa altrimenti è meglio fermarsi”. Lo afferma il capitano dell’Akragas, Giuseppe Gambino, all’indomani della decisione della Lega Nazionale Dilettanti di riprendere il campionato di Eccellenza e proprio nel giorno in cui il Coni lo eleverà a “campionato di interesse nazionale”.

Un passaggio formale, visto che comunque su questo punto c’è una perfetta intesa tra tutte le parti, dal quale partirà l’iter che porterà alla ripresa.

“Fino a quando non mi diranno di andare allo stadio ad allenarmi, non ci crederò” ammette Gambino, “sono passati così tanti mesi dalla sospensione che non posso pensare che ancora ci siano dei dubbi sul format. E’ necessario avere le idee chiare sui passi da compiere nell’interesse di chi ha investito e vuole assolutamente riprendere, anche per mantenere una certa competitività al campionato”.

Uno dei punti sui quali si dovrà fare chiarezza, è quello che riguarda il blocco delle retrocessioni.

“Non mi piacerebbe scendere in campo e trovarmi davanti dei ragazzi perché alcune società, certe di aver salvato la categoria, non manterranno una rosa all’altezza della situazione – spiega Gambino -. Così come non mi piace quando vedo dei giocatori cambiare due o tre squadre nell’arco di qualche mese. Credo che questo sia davvero l’ultimo treno utile per salvare qualcosa di questa stagione. Noi abbiamo tanta voglia di ricominciare. Io mi sono allenato, ma non tocco un pallone da tre mesi. Speriamo che oggi arrivi qualche buona notizia” ha concluso Gambino.

Intanto la società, che ha lasciato liberi i propri giocatori di accettare eventuali proposte, ha incassato la fiducia incondizionata di tutti. 

In base alla formula che sarà applicata, il DS Russello potrebbe anche sondare il mercato per rinforzare un organico già forte: “Ho parlato con la società – ha detto Russello – e siamo pronti ad intervenire se capiremo di dover integrare la rosa” ha concluso il direttore sportivo.