Morta Caterina Santamaria: una vita spesa tra Cgil e Pci
E’ morta per un male incurabile ad AgrigentoCaterina Santamaria, 70 anni, sindacalista della Cgil e del movimento sindacale unitario, protagonista di tante battaglie civili, sociali e politiche per il progresso, l’emancipazione femminile e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. La Cgil ha diffuso un comunicato: Oggi è morta la compagna Caterina Santamaria, storica sindacalista della […]
E’ morta per un male incurabile ad AgrigentoCaterina Santamaria, 70 anni, sindacalista della Cgil e del movimento sindacale unitario, protagonista di tante battaglie civili, sociali e politiche per il progresso, l’emancipazione femminile e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

La Cgil ha diffuso un comunicato: Oggi è morta la compagna Caterina Santamaria, storica sindacalista della Cgil e del Movimento sindacale unitario, protagonista di tante battaglie civili, sociali e politiche per il progresso, l’emancipazione femminile e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
Una grande
perdita per la cgil agrigentina e siciliana.
Era nata a Monforte
S. Giorgio, in provincia di Messina, giovanissima si era trasferita a Ragusa per
lavorare nella segreteria della federazione del Pci. A metà degli anni settanta
si trasferisce ad Agrigento, dove, dopo un breve passaggio alla Federazione comunista,
approda alla Cgil con l’incarico di segretario confederale che ha ricoperto
fino alla pensione nell’anno 2012. Era stata anche segretaria generale della Funzione
pubblica e della Filcea, sindacato dei chimici.
Dopo il
pensionamento era impegnata nel sindacato pensionati (Spi), come componente
della segreteria provinciale, dando un contributo fondamentale nel settore
delle politiche socio-sanitarie.
Donna di rara
e acuta intelligenza politica, esempio di impegno e passione politica totalizzante,
una delle figure più importanti del
movimento sindacale degli ultimi decenni. Con la sua morte scompare un pezzo
importante della storia della Cgil e della sinistra agrigentina.
Su espresso
desiderio della stessa, non ci saranno cerimonie funebri, nè religiose nè
laiche.
I funerali si
svolgeranno in forma strettamente privata.
La ricordano in molti stamani sui social. Affettuoso e commovente il ricordo di Ester Vedova: “La compagna Caterina Santamaria ci ha lasciato per sempre! Sono profondamente commossa ed emozionata. Caterina è stata una combattente fino all’ultimo.
Impegnata,
coerente, con passione ha sempre lottato
nella nostra provincia per difendere i diritti di uomini e donne. Prima nel
glorioso Pci come membro della segreteria provinciale e come responsabile
femminile. Negli anni successivi fu la Cgil la sua casa ed il suo impegno non
mancò mai, soprattutto nella difesa del diritto alla salute e per una sanità pubblica
ed efficiente, fruibile da tutti i cittadini. Voglio ricordare la prima volta
che ebbi modo di parlarle. Ero arrivata da poco ad Agrigento ed insegnavo alla
Pirandello. Mi chiamò al telefono, probabilmente perché qualcuno la informò che
c’era una donna comunista in giro per Agrigento, si presentò nella sua veste,
chiedendomi di sottoscrivere un appello di donne agrigentine a sostegno della politica di Berlinguer sul
compromesso storico. Poi tante battaglie, impegni condivisi per le donne, il
mondo del lavoro, la democrazia…
Ti saluto e ti rendo onore, Caterina, sola e solitaria donna, che hai avuto un grande amore, non sempre ricambiato, nella tua vita: la politica!
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Il Cartello Sociale della provincia di Agrigento esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Caterina Santamaria straordinaria dirigente sindacale, sempre dalla parte dei più deboli. La provincia di Agrigento perde un’appassionata sostenitrice dei diritti sociali per la cui affermazione non si è mai risparmiata Negli ultimi tempi ha frequentato le strutture ospedaliere per i suoi personali motivi di salute quelle strutture per il miglioramento delle quali si è battuta senza risparmio di energie. Tra le tante iniziative da lei promosse come non ricordare quella per la Cittadella della Salute da collocare nel vecchio San Giovanni di Dio. Pur non essendo nata nell’agrigentino ha amato tanto la nostra terra e ha fatto di tutto perché le condizioni di vita della popolazione potessero migliorare. Con lei se ne va una persona intelligente, acuta, competente ed essenzialmente romantica. Ci mancherà.
Da donna di destra moderata e di governo, con un’impostazione politico-culturale molto distante dalla sua, voglio porgere l’ultimo saluto con stima a Caterina Santamaria con la quale abbiamo collaborato moltissimo sul fronte del riequilibrio della rappresentanza tra uomini e donne e sulle azioni positive a favore delle donne. Una sana politica del fare ci ha avvicinate nel segno del dialogo e della fattività verso le fasce più deboli, facendomi trovare in lei una valida interlocutrice negli anni in cui sono stata assessore alla provincia regionale di Agrigento con la delega, tra le altre, alle pari opportunità. Convegni, confronti sulle azioni positive da intraprendere, la legislazione su cui incidere dalla riforma dell’art. 51 della Costituzione alle leggi elettorali, cose un pò scontate per le giovanissime che oggi entrano in politica ma su cui noi abbiamo dovuto lavorare trasversalmente e con fatica per abbattere quel famoso tetto di cristallo, terminologia a lei tanto cara.
Cara Caterina a te tutto il mio rispetto in quest’ultimo saluto perché la coerenza, l’impegno verso i più deboli ed una politica volta verso il Bene comune, a prescindere dalle diverse ricette per la risoluzione dei problemi in base alla propria impostazione politico-culturale, lasciano su questa terra piccoli solchi di luce e di crescita frutto di amore e impegno disinteressato per il Bene comune.