Agrigento

Presentato alla Lucchesiana di Agrigento il libro “Giglio di mare” del giudice Davico

“Giglio di mare”, il primo libro del magistrato Alberto Davico è stato presentato presso la Biblioteca Lucchesiana di Agrigento, diretta da don Angelo Chillura. Scritto dal giudice Alberto Davico, edito da Pacini Editore, sono intervenuti insieme alle massime autorità cittadine, il presidente emerito della Corte d’Appello di Caltanissetta, Salvatore Cardinale, e don Angelo Chillura, docente […]

Pubblicato 4 anni fa

“Giglio di mare”, il primo libro del magistrato
Alberto Davico è stato presentato presso la Biblioteca Lucchesiana di
Agrigento, diretta da don Angelo Chillura.

Scritto dal giudice Alberto Davico, edito da Pacini Editore, sono intervenuti
insieme alle massime autorità cittadine, il presidente emerito della Corte d’Appello di Caltanissetta, Salvatore
Cardinale
, e don Angelo Chillura,
docente di Teologia morale allo Studio
Teologico del Seminario,
con l’intervento dell’autore e un breve  dibattito conclusivo.

Nella
recensione si legge: “Giglio di mare è un
giallo a sfondo giudiziario la cui trama si sviluppa in una ambientazione
tipicamente siciliana, forse in provincia di Agrigento, qualche anno addietro.
Il protagonista è un giudice per le indagini preliminari mal orientato negli
accadimenti della vita, che non riesce ad accettare una realtà purtroppo
decadente. E’ un racconto a tinte fosche che può interessare chi ancora ama la
Sicilia e nutre un qualche rispetto verso la magistratura”.

Quasi
una piccola “lectio magistralis” è
stata poi letta dallo stesso Davico
che con sapide e ironiche (altre francamente preoccupate) annotazioni ha
composto un excursus del politicamente corretto e inoltrandosi in analisi che
riguardavano la cultura giuridica e le notazioni di costume con particolare
riguardo al sud “senza che mai si offra
la chance di una reale alternativa economica e culturale, unica strada verso la
libertà, quella vera. Ormai chi ha dedicato la vita agli studi deve a buon
diritto considerarsi un reietto. Pericoloso. In “Giglio di mare” qualche
domanda il protagonista se la pone, in modo perplesso e senza soluzioni. Un
giudice che non accetta di schiacciare la coda al serpente senza guardare alla
testa”.

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