Agrigento

Ad Agrigento un convegno per discutere dell’ictus ischemico acuto

Ad Agrigento il 10 e 11 Maggio all’Hotel della Valle si terrà un convegno medico rivolto ai cardiologici dal titolo: “La rivoluzione nella terapia dello Stroke ischemico. Dagli interventi di prevenzione alla trombolisi sistemica ed alla terapia endovascolare” .  Al convegno  parteciperanno i cardiologici, e  si discuterà del ruolo dell’emodinamista nel trattamento dell’ictus ischemico acuto.  “Già nell’ […]

Pubblicato 5 anni fa

Ad Agrigento il 10 e 11 Maggio all’Hotel della Valle si terrà un convegno medico rivolto ai cardiologici dal titolo: “La rivoluzione nella terapia dello Stroke ischemico. Dagli interventi di prevenzione alla trombolisi sistemica ed alla terapia endovascolare” . 

Al convegno  parteciperanno i cardiologici, e  si discuterà del ruolo dell’emodinamista nel trattamento dell’ictus ischemico acuto. 

“Già nell’ unità operativa di emodinamica dell’ospedale San Giovanni di Dio, sono stati trattati due pazienti con risultati ottimali. Di fronte ad una persona paralizzata, che non parla, devastata dall’ictus, che riacquista la parola e le funzioni motorie dopo alcuni minuti dalla riapertura dell’arteria cerebrale, è quanto di più drammatico,straordinario e commovente che un medico possa mai vedere”, dichiara il responsabile del reparto di cardiologia, Giuseppe Caramanno. 

“L’ictus ischemico, causato dall’improvvisa chiusura di un vaso cerebrale per la presenza di un trombo o di un embolo – continua  il primario -, rappresenta in Italia la terza causa di morte e la prima causa assoluta di disabilità. Riconoscere i sintomi dell’ictus e curarlo in tempo (entro 4 – 6 ore dall’insorgenza), ma i benefici possono essere estesi anche entro 24 ore in alcuni pazienti, può evitare danni permanenti quali paralisi, perdita della vista e della parola o anche morte del paziente. A oggi il trattamento di questa malattia è effettuato nelle Stroke Unit mediante due procedure: la somministrazione di farmaci fibrinolitici per via endovenosa (con una efficacia pari al 50%) in grado di sciogliere il trombo e la rimozione meccanica del trombo per via intrarteriosa (con una efficacia di oltre l’90%) mediante tecniche innovative di radiologia interventistica”. 

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