Agrigento, San Gerlando rientra nella sua Cattedrale (ft)
Nonostante il freddo intenso e inusuale , una piccola folla di fedeli ha seguito in processione il reliquiario di San Gerlando. Il corteo era partito verso le 16 e trenta da via Duomo e si è snodato per via san Girolamo, la Badiola, salita Cognata, via Porcello per poi immettersi in una via Atenea semideserta […]
Nonostante il freddo intenso e inusuale , una piccola folla di fedeli ha seguito in processione il reliquiario di San Gerlando. Il corteo era partito verso le 16 e trenta da via Duomo e si è snodato per via san Girolamo, la Badiola, salita Cognata, via Porcello per poi immettersi in una via Atenea semideserta e sferzata dal vento.
La processione è poi risalita per via Bac-Bac, Matteotti, via Duomo dove è giunta verso le 19, 30. La cattedrale era gremita dalla folla di fedeli mentre le canne dell’organo Mascioni facevano sentire la loro solenne sonorità- Don Pontillo, parroco della Cattedrale, ha voluto ringraziare i portatori del reliquiario che si erano sobbarcati la enorme fatica di sorreggere a spalla, su e giù per le vie del centro storico, l’urna argentea che contiene le reliquie del santo Protettore di Agrigento.
Domani, giorno designato della ricorrenza , sarà celebrato alle ore 17,30 un solenne pontificale officiato dal vescovo di Patti mons. Ignazio Zambito che tra l’altro è originario della provincia agrigentina. Un pontificale che dopo otto anni di assenza avrà il compito di siglare una sorta di ri-conciliazione delle istituzioni e del popolo dei fedeli con la Chiesa Madre per eccellenza che ancora ha bisogno di assistenza ingegneristica. Un’attenzione che, dato il colle “naturalmente” pericolante, dovrebbe giovare ai quartieri della città che sono sottostanti al nucleo centrale del fabbricato costruito circa 9 secoli fa sul colle gerlandiano geologicamente poco affidabile.