Cisl e Fim-Cisl Agrigento: “Emergenza Coronavirus, ma in Italia remano tutti dalla stessa parte?”
La Cisl e la Fim-Cisl di Agrigento ci inviano un comunicato che pubblichiamo integralmente: “All’inizio di questa emergenza, era chiaro fin dall’ inizio, che sarebbe stato un momento molto critico per tutto il mondo del lavoro e delle famiglie. Era chiaro che il ricorso a tanti ammortizzatori sociali avrebbe messo in ginocchio l’intero sistema che […]
La Cisl e la Fim-Cisl di Agrigento ci inviano un comunicato che pubblichiamo integralmente:
“All’inizio di questa emergenza, era chiaro fin dall’ inizio, che sarebbe stato un momento molto critico per tutto il mondo del lavoro e delle famiglie.
Era chiaro che il ricorso a tanti ammortizzatori sociali avrebbe
messo in ginocchio l’intero sistema che vi ruota attorno, e di
conseguenza tutti quelli che sarebbero stati i beneficiari.
L’ iter autorizzativo e finalizzazione della procedura di
pagamento, già in tempi normali, prevedeva dei tempi abbastanza
lunghi, e tutto lasciava pensare a gravissimi disagi per i lavoratori
interessati.
A questo fortunatamente, pareva venire incontro il Governo che con
apposito accordo tra il Governo stesso e l’ ABI, prevedeva la
possibilità che i lavoratori ricevessero un’anticipazione della
CIG da parte degli Istituti di Credito aderenti all’ accordo.
Si temeva , considerata la mole di lavoro che stava per affluire, un
rallentamento dell’iter autorizzativo da parte dell’ Inps (Ente
preposto alla verifica).
Con grande soddisfazione da parte di tutti, però, si è da subito
avuto evidenza del grande lavoro che stavano svolgendo gli operatori
dell’ Inps che in condizioni di precarietà e sottoposti a tante
pressioni, e in tempi abbastanza celeri stanno esitando un’enorme
numero di pratiche e conseguente liquidazione delle stesse.
Per chi però , per problemi già di precarietà, non era nelle
condizioni di poter attendere la liquidazione da parte dell’ Inps,
veniva offerta la seconda possibilità, rivolgersi agli sportelli
bancari, che in virtù dell’accordo sottoscritto a livello
Nazionale, potevano chiedere l’ anticipazione della prestazione.
A questo punto però si sono inceppati tutti i meccanismi.
Nella migliore delle ipotesi, le banche stanno rispondendo che non
sono ancora in possesso della modulistica ( ma la modulistica non era
già prevista in allegato all’ accordo Nazionale?), in tantissimi
altri casi invece, il lavoratore viene liquidato con la frase “ noi
non aderiamo a quell’ accordo e quindi niente anticipazione.
Non sappiamo come stanno operando gli Istituti di Credito delle altre
province Italiane, ma ciò che accade nella provincia di Agrigento,
ha veramente del vergognoso.
Lo slogan comune di questa emergenza è “Tutti insieme ce la
faremo”, ma pare che non tutti apparteniamo a questa Italia.
Medici, Infermieri, Personale Sanitario, Volontariato, Protezione
civile, stanno mettendo in campo tutto il possibile anche a rischio
della propria vita.
I lavoratori preposti alla garanzia dei servizi essenziali, Grande
distribuzione, servizi Elettrici, servizi Idrici, servizi Telefonici
e tanto altro ancora, sono sul campo a dare il proprio apporto, volto
al superamento del momento critico.
Pare che solo il sistema bancario, non sia disposto a rischiare un
solo centesimo per venire incontro alle esigenze degli Italiani.
Si nega la possibilità di accesso alle anticipazioni degli
ammortizzatori sociali, e si nega la possibilità di accedere al
credito previsto dal DPCM che vorrebbe venire incontro alle aziende
in difficoltà, anche se garantito dallo Stato.
Un grosso numero di aziende prima dell’emergenza sanitaria, si
trovava in situazioni difficili a causa della crisi economica degli
ultimi anni.
In molti hanno delle sofferenze con il credito, e tante si trovano
già segnalate alle Centrali Rischi, con preclusione di ogni
possibilità di accesso a nuovi crediti.
A questo punto chi uscirà ancora in “vita” da questa crisi?
Come potranno superare questo momento le nostre aziende già segnate
da grosse ferite?
Non vorremmo azzardare tanto, ma si ha la netta impressione che
anche in questa crisi sanitaria e con le enormi manovre messe in atto
dal Governo, chi ne uscirà con qualche soldino in più nelle casse,
sarà proprio il mondo della Finanza.
Ci auguriamo di sbagliare, e auspichiamo che da qui in avanti
vengano apportate le dovute modifiche e alleggerimenti nell’iter
burocratico ed autorizzativo per aiutare le famiglie e le aziende in
crisi, consentendo alle famiglie di continuare a garantire un salario
alle proprie famiglie, e alle aziende, la liquidità necessaria al
superamento dell’ emergenza sanitaria.
Il nostro auspicio sarebbe quello ( come accade in formula Uno dopo un’incidente), di assistere all’ingresso in pista di una “Safety car” virtuale, che rimetta tutti sulla stessa linea di partenza che ricominciano a correre per raggiungere il traguardo”.